Nella Ledro Sky-Senter dele Greste trionfano Maestri e Gaggi
L’edizione 2021 è la più veloce di sempre, i due record stracciati
È stata una giornata trionfale per il trentino Cesare Maestri e la valtellinese Alice Gaggi, vincitori entrambi a suon di record della sesta Ledro Sky - Senter dele Greste risultata la più veloce di sempre anche grazie a condizioni meteo da incorniciare con un’aria cristallina.
Mai forse in passato i concorrenti hanno avuto la sensazione di correre “volando” sulle creste che sormontano e incorniciano il lago di Ledro.
Così i campioni azzurri della corsa in montagna hanno riscritto la storia dell’evento della Valle di Ledro, disegnato tra Mezzolago e la cresta sommitale delle Alpi di Ledro, tra Cima Parì e Cima Oro, dove l’impressione è davvero quella di correre a fil di cielo, letteralmente sospesi sopra il Lago di Ledro.
Cesare Maestri, campione italiano dell’ultimo biennio e vicecampione iridato in carica di corsa in montagna ha completato i 19 chilometri con 1.610 metri di dislivello in 1:46’22, frantumando il primato che dal 2017 apparteneva al sudtirolese Martin Stofner (1:48’20), dettando il ritmo in salita per poi controllare in discesa.
Alice Gaggi, sedutasi sul trono iridato nel 2013, ha invece siglato il nuovo primato al femminile con 2:13’03, ritoccando di oltre tre minuti quanto fatto dalla romena Ingrid Mutter quattro anni or sono (2:16’24). Maestri si conferma così il Re della Valle di Ledro dove già deteneva i record della Ledro Runner (10Km) e della corsa in montagna Pietro e Paolo.
Dopo la pausa di un anno la Ledro Sky - Senter dele Greste si è ripresentata sul palcoscenico nazionale e internazionale con un doppio record che farà ricordare a lungo questa edizione della manifestazione organizzata dalla Società Sportiva Tremalzo del presidente Paolo Ferrari che ha saputo portare sulla linea d’arrivo 550 atleti, nel secondo atto del circuito la Sportiva Mountain Running Cup.
Un grande risultato per nulla scontato ma che ripaga il grande lavoro e i dubbi della vigilia. E la conferma che la nostra gara ha raggiunto una grande maturità e il giusto riconoscimento anche dei grandi campioni.
La gara
I big della corsa in montagna hanno subito fatto la voce grossa: il tratto iniziale di due chilometri disegnato lungo le sponde del Lago di Ledro hanno fatto da trampolino di lancio verso le prime rampe della salita.
E non appena il sentiero ha iniziato a inerpicarsi verso il Monte Caret, Bocca Saval e quindi Cima Parì, Cesare Maestri ha preso letteralmente il largo, raggiungendo i 1988 metri della vetta dopo 1:03’38 con ampio margine sulla concorrenza e sul precedente primato del tracciato.
Alle sue spalle, distanziati, gli altri due trentini nel giro azzurro, Alberto Vender e Marco Filosi.
Nel tratto aereo del Senter dele Greste, Maestri ha allungato ulteriormente: il suo vantaggio ha sfiorato i 3 minuti in prossimità di Cima Oro, ma è stato nella discesa finale, una picchiata mozzafiato di oltre 1.000 metri di dislivello che le carte si sono rimescolate.
Maestri ha preferito gestire muscoli e rischi, Vender invece è sceso a tutta e così ad un paio di chilometri dall’arrivo i due amici e compagni di tanti allenamenti si sono ritrovati spalla a spalla.
Il tratto finale, più corribile, ha parlato in favore di Maestri che ha accumulato altro vantaggio, fino ad imporsi con il tempo record di 1:46’22 e 20” di margine su Vender (1:46’42), a sua volta sotto il precedente record del tracciato.
Terzo posto quindi per Filosi (1:49’57), incappato in una rovinosa caduta nella fase di discesa che ne ha frenato la rimonta. Un podio fatto di tre amici, di tre “vicini di casa” cresciuti praticamente assieme e che vivono in una manciata di chilometri, tra Pieve di Bono e Bolbeno, nelle valli Giudicarie.
Ai piedi del podio, ancora un trentino, il rotaliano Simone Costa (1:52’59), quindi il torinese Gianluca Ghiano ed il lecchese Mattia Gianola.
Trentunesimo tempo assoluto di giornata invece per Alice Gaggi, sempre al comando di una gara interpretata da assoluta protagonista - caduta in discesa compresa - per precedere di oltre 3’ la campionessa austriaca Stephanie Kröll (2:16’36) e la bresciana Corinna Ghirardi (2:19’59); quarto posto al femminile quindi per la lecchese Martina Bilora con la trentina Elena Nicolini in quinta piazza.