Graminacee ornamentali, (quasi) senz'acqua – Di Davide Brugna
Queste piante hanno una fortissima resistenza alla siccità grazie ai loro apparati radicali (e negli ultimi anni le precipitazioni sono sempre meno)
Miscanthus sinensis.
Cari lettori oggi parleremo di alcune piante molto «particolari», che finalmente negli ultimi anni stanno trovando sempre più spazio all'interno dei nostri giardini e vivai, grazie alle loro molteplici funzioni e alla loro bellezza durante le stagioni autunno/inverno, dove sono le assolute protagoniste.
Queste sono le graminacee ornamentali.
Definiamo queste piante molto particolari in quanto, durante l'inverno, la parte aerea cessa di vivere mentre la parte relativa all'apparato radicale rimane vitale garantendo la ripresa vegetativa in primavera.
Esse non sviluppano strutture legnose come gli arbusti, ma sono comunque in grado di sopravvivere al passare delle stagioni, e di rigenerarsi ad ogni primavera.
Le graminacee maggiormente diffuse sono di medie dimensioni, ovvero circa 100 cm, ma si possono trovare anche specie tappezzanti (20 cm) o altre invece di grandi dimensioni fino ad arrivare anche ai 3 metri e possono quindi avere decisamente un grande impatto.
Ma perché negli ultimi anni nei vivai si trovano sempre più graminacee ornamentali rispetto al passato?
Perché fa tendenza? Perché è una moda effimera? Niente di tutto questo.
Si tratta di un ritorno della coscienza ecologica applicata al nostro giardino, che si adatti all'ambiente, che faccia economia d'acqua, di tempo, e soprattutto di trattamenti.
Insomma siamo di fronte a una scelta di buon senso.
Queste piante hanno una fortissima resistenza alla siccità grazie ai loro apparati radicali, e sappiamo tutti di quanta acqua ha bisogno il nostro giardino, soprattutto negli ultimi anni dove le precipitazioni sono sempre meno.
Calamagrostis.
La siccità dal punto di vista della pianta è uno stress idrico con il forte rischio di deperimento totale quando l'organismo perde più acqua per evaporazione di quanta ne assuma attraverso le radici.
Le graminacee su questo punto sono le indiscusse numero uno, si adattano perfettamente a qualsiasi tipo di terreno.
Dal punto di vista manutentivo le graminacee sono molto semplici da gestire.
Per la maggior parte, come per esempio i Miscanthus, Calamagrostis ecc.. superata la stagione invernale si può tagliare completamente la parte superiore ormai secca a circa 5-10 cm dalla base.
Dopo i primi caldi primaverili vedrete spuntare alla base dei vostri tagli numerosissimi fili verdi e da lì a poco la pianta tornerà come la stagione precedente.
Per le specie semi sempreverdi come la Stipa tenuissima, o Festuca glauca può bastare un semplice pettine e con questo sfilare i fili disseccati durante l'inverno.
Dal punto di vista ornamentale come detto in precedenza, nel nostro giardino la faranno da padrone nella stagione fredda grazie alle loro numerosissime spighe di tutti i colori, dal rosso al bianco al rosa per passare dall'azzurro al viola.
Possono essere utilizzate come siepe o bordura, come esposizione ideale consigliamo di posizionarle contro uno sfondo scuro a sud, per vederle nel loro massimo splendore durante il tramonto, dove catturano completamente la luce.
Davide Brugna – [email protected]