Presentato il volume per le medie «33 trentine da riscoprire»

Fra le fiigure femminili riportate nel volume della Commissione Pari Opportunità troviamo la brigatista Mara Cagol. Ma che esempio può dare?

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Gesa Antraque, chi era costei? E Margarete Graefin von Tirol chi fu, perché è rimasta memorabile?
Questi e altri trentuno interrogativi manzoniani troveranno risposta sfogliando, guardando e leggendo il volume illustrato «33 trentine», che profuma ancora di inchiostro per iniziativa della Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo.
La pubblicazione è stata presentata a palazzo Trentini, come passaggio successivo alla stampa del calendario 2020-2021, che già ha dato lustro e visibilità a ben 260 figure femminili che è bene riscoprire nella storia delle nostre terre alte.
 
Se il calendario era mirato soprattutto alle scuole superiori, «33 Trentine» è stato scritto e congegnato per interessare in particolare gli studenti di scuola media, complice il tratto felice di Michela Nanut, l’illustratrice trentina che ha accompagnato i testi con grandi, colorati ed evocativi disegni, utili anche come spunto per la didattica in classe sulle pagine della storia chiamate in causa attraverso i secoli.
Le biografie del libro - da Margherita Boninsegna che visse nel XIII secolo, fino a Paola de Manincor, scomparsa appena dieci anni fa - sono dedicate a donne importanti nelle arti, nelle scienze e nella società, nate in Trentino o che hanno attraversato nei secoli la nostra provincia.
 
Un’ultima scheda è dedicata alla drammatica figura di Mara Cagol, la brigatista morta in un conflitto a fuoco con i Carabinieri nel corso di un rapimento nel ’75: «Abbiamo scelto di riportare anche questa biografia – si legge nel volume – per sottolineare che la forza delle donne può anche essere distruttiva se non è ispirata a valori quali la convivenza pacifica e la non violenza.»
Non condividiamo questa logica. Una brigatista non può essere inserita in un libro che riporta figure femminili divenute esempi da seguire «nelle arti, nelle scienze e nella società, nate in Trentino o che hanno attraversato nei secoli la nostra provincia».
Cosa possono imparare gli studenti delle medie dalla povera Mara Cagol in un momento in cui si sta cercando di riportare in Italia i brigatisti rossi a espiare la loro pena? È morta per un ideale, è vero, ma seguendo una strada condannata dalla storia. Rischia di far perdere credibilità alle altre figure femminili riportate nel volume.
 
Il lavoro di scavo storico è stato di Giorgia Decarli e del Centro studi interdisciplinari di Genere - Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell'Università di Trento (coordinamento: Barbara Poggio).
La pubblicazione è stata apprezzata dal presidente Walter Kaswalder, presente in sala Aurora anche Mara Dalzocchio (Ufficio di Presidenza del Consiglio provinciale).
Kaswalder ha elogiato in generale l’opera di valorizzazione dell’«altra metà del cielo», in un’ottica che oggi non può essere se non quella della pari dignità delle donne e degli uomini.
 
La presidente della Commissione Pari Opportunità, Paola Maria Taufer, e la vicepresidente, Micol Cossali, hanno espresso l’auspicio che, oltre ad essere di interesse per la cittadinanza, la pubblicazione possa costituire uno strumento didattico per le/i docenti, complementare ai libri di testo già in adozione nelle scuole, per ricordare alle studentesse/studenti che le conquiste e il progresso in campo culturale, sociale, scientifico e artistico sono frutto, anche in Trentino, pure del lavoro, dell’ingegno e della determinazione di donne capaci e forti, troppo spesso però non riconosciute adeguatamente.
«A partire dalla scuola dell'infanzia, si studia purtroppo su libri che ripropongono in molti casi personaggi maschili e stereotipi di genere; la rimozione di questi ultimi – ha sottolineato Taufer – infonderà maggiore fiducia nelle ragazze, che hanno bisogno di modelli femminili importanti che siano di esempio e ispirazione, e alimenterà nei ragazzi il rispetto e la considerazione verso la componente femminile.»