«Road to Washington»: l’Elefantino repubblicano
Ovvero, la storia del Partito Repubblicano in USA – Di Michele Soliani
A fine agosto si è svolta la Convention Repubblicana di Tampa. Molti giornali hanno parlato dell’evento, ma a molti sfugge la storia del Partito Repubblicano Americano.
La sua origine inizia fondamentalmente con la lotta alla schiavitù. Nel 1856 venne quindi creato tra i vari promotori anti-schiavitù il Partito Repubblicano che vide nella figura di Fremont il loro primo presidente.
Fu solamente quattro anni dopo che questi ottennero una storica vittoria alle presidenziali con l’elezione di Lincon; questi seguì quanto sostenuto dal suo partito firmando nel 1961 il Proclama dell’Emancipazione, che portò alla liberazione degli schiavi.
La decisione del primo presidente repubblicano portò, come la storia ci ricorda, alla guerra civile con gli Stati sudisti.
Non fu solamente la schiavitù, l’unica campagna per i diritti civili che questi sostennero. Nel 1896, Il partito repubblicano è stato il primo partito a sostenere il suffragio femminile e vide, in seguito, soprattutto gli stati retti da governatori del partito approvare ciò.
La battaglia per i diritti delle donne vide poi il suo apice nel 1917, quando Jeanette Rankin divenne la prima donna eletta al congresso repubblicano.
I presidenti repubblicani che si succedettero durante il ventesimo secolo furono: Eisenhower, eroe della seconda guerra mondiale dal 1953 al 1961; Nixon, dal 1969 al 1974; Ford, dal 1974 al 1977; Reagan, famoso attore hollywoodiano dal 1981 al 1989;
Bush padre subito dopo il mandato di Reagan di cui era vicepresidente e infine Bush figlio dal 2001 al 2009.
In quali correnti si divide il Partito repubblicano? È diviso secondo molte correnti come ogni grande partito occidentale.
Dobbiamo ricordarci innanzitutto i Freedom Fighters, corrente che si sviluppò soprattutto agli albori della lunga storia repubblicana, poi dobbiamo ricordarci i Tradizionalisti.
Questi hanno posizioni molto conservatrici; sono contrari all’aborto, il femminismo e il matrimonio omosessuale. Hanno come giornale di riferimento Humanitas.
I Conservatori sono divisi a loro volta in varie correnti che corrono spesso assieme soprattutto per quanto riguardi la lotta ai democratici. Questi sono quindi divisi in: Conservatori fiscali, che richiedono una forte riduzione della spesa pubblica e di cui un loro importante esponente è l’editore Steve Forbes, e Paleoconsorvatori.
Meritano una particolare menzione i Conservatori sociali. Questi si rifanno al termine di “Destra religiosa” e sono diventati negli ultimi anni una potente forza all’interno del partito. Sono favorevoli alla criminalizzazione dell’aborto e contrari alla legalizzazione del matrimonio omossessuale.
Abbiamo poi la corrente che ha fornito il maggior numero di personaggi illustri per il partito. Si chiama teocon, i «Theoconservatives», e hanno da sempre adottato l’idea di «Capitalismo democratico».
Questi hanno designato due presidenti: Ronald Reagan e George W.Bush.
Le correnti sono tantissime; abbiamo anche la Corrente libertaria ma anche correnti di pensiero a favore degli omosessuali. Perché una persona gay vuole essere repubblicana?
Il partito ha molti esponenti che sono contro di loro ma a loro avviso sono solo i repubblicani a difendere la libertà negli Stati Uniti.
Sono indubbiamente opinioni particolari ma dobbiamo contestualizzarle all’interno di uno dei più importanti partiti mondiali, partito che indubbiamente si muove con logiche molto diverse rispetto a quelli occidentali.
Michele Soliani
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