Quando cultura e solidarietà s'incontrano – Di Daniela Larentis

Il Club Inner Wheel Trento Castello dà il via il 18 ottobre a un evento per una raccolta fondi a scopo benefico, con la partecipazione dell’attore Giancarlo Zanetti

L'attore Giancarlo Zanetti.

Club Inner Wheel Trento Castello, la cui presidente è Lucia Zanetti, ha organizzato, in compartecipazione con il Club Padrino Rotary Trento, un evento benefico a sostegno del reparto di radioterapia oncologica dell’Ospedale S. Chiara di Trento, iniziativa che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema estremamente delicato e sempre più di attualità, quello delle problematiche che devono affrontare le persone che si sottopongono alle cure radioterapiche.
Un progetto importante a cui gli organizzatori credono molto, concepito a scopo di beneficenza per raccogliere fondi che verranno utilizzati per sostenere attività complementari, finalizzate ad alleviare le sofferenze e i problemi di coloro che si sottopongono a dette cure.
 
L’evento benefico, concepito per dare quindi un aiuto concreto alla causa, sarà articolato in due serate.
La prima avrà luogo presso il Grand Hotel Trento, sede istituzionale del Club Inner Wheel Trento Castello, venerdì 18 ottobre 2019 ad ore 19.30, con la partecipazione del noto attore Giancarlo Zanetti che interpreterà «Oscar e la dama rosa» di Eric Emmanuel Smith, gli ultimi giorni di vita di un bimbo condannato dalla leucemia, a cui seguirà un momento conviviale, nel corso del quale si svolgerà una green lottery.
Chi volesse prenotarsi può farlo inviando una email al club all’indirizzo email [email protected].
 
Un secondo momento si terrà invece il giorno 18 novembre, in collaborazione con Club Rotary Trento, con l’intervento di relatori illustri quali la dottoressa Valentina Vanoni, primario del reparto di radioterapia dell’Ospedale cittadino e il prof. dott. Claudio Eccher, due eccellenze trentine.
Vorremmo condividere una riflessione in merito a questa lodevole iniziativa, facendo presente che i tumori e le malattie riguardano tutti, indistintamente, in quanto tutti noi prima o poi, in maniera diretta o indiretta, capiamo cosa significhi essere ammalati, cosa significhi trovarsi nella condizione di chi si rende conto di avere assoluto bisogno dell’aiuto dei medici, degli infermieri, e non solo, sperimentiamo tutti la malattia nelle sue varie manifestazioni se non in prima persona attraverso l’esperienza diretta dei nostri cari, di coloro a cui vogliamo bene, dei nostri amici, dei nostri conoscenti.
 
Viviamo in un’epoca in cui è sempre più difficoltosa la condivisione, un tempo in cui, a dispetto della facilità di comunicazione dovuta alla tecnologia, alle opportunità offerte dalla rete (pensiamo ai social, con la semplicità di un click si può raggiungere chiunque in un qualsiasi punto del globo, purché questo «chiunque» disponga di una connessione internet), le persone si sentono paradossalmente sempre più sole.
Ci si troverà sempre, prima o poi, nella situazione di avere bisogno degli altri, non importa la classe sociale di appartenenza, non importa essere giovani o meno giovani, istruiti o meno istruiti, la malattia può colpire tutti, in qualsiasi momento della vita.
La solidarietà assume un grandissimo valore proprio in una società come la nostra, dove si cresce in un diffuso stato di benessere, ritenendo di non avere bisogno dell’aiuto prossimo. L’uomo è un essere sociale, avrà sempre bisogno dei suoi simili, in quanto è dalla cooperazione che deriva la sua sopravvivenza.
 
Un plauso, infine, andrebbe fatto a tutti coloro che spendono con entusiasmo le proprie energie e il proprio tempo per gli altri, come Lucia Zanetti, l’attuale Presidente del Club Inner Wheel Trento Castello, estendendolo naturalmente all’intero club che rappresenta, nonché al Club Padrino Rotary Trento e ai suoi associati, a ogni modo a tutte quelle persone che a vario titolo cercano di fare qualcosa di concreto per il prossimo.
Speriamo che la loro richiesta di aiuto non resti, appunto, una semplice richiesta, ma possa venire accolta con generosità da molti trasformandosi in un atto di concreta solidarietà.

Daniela Larentis – [email protected]