Il Trentino si farà carico di 300 profughi dal Nord Africa

Decisa la cooperazione interistituzionale sull'immigrazione Nei prossimi giorni il piano dettagliato

Il Ministro dell'Interno Maroni ha incontrato ieri i presidenti delle Regioni e delle Province autonome per discutere con loro il piano di emergenza per affrontare il grande flusso di immigrati provenienti dal Nord Africa in seguito alle crisi che stanno sconvolgendo l'altra sponda del Mediterraneo e in particolare la guerra con la Libia.

Più che fenomeno di immigrazione di massa, si può parlare di vero e proprio esodo di enormi proporzioni, dovuto in gran parte a gente che non può restare nel proprio Paese in quanto legato al regime caduto o semplicemente perché hanno perso il lavoro e la possibilità di vita normale in un teatro di guerra.

Per la Provincia autonoma di Trento c'era l'assessore alla cooperazione internazionale Lia Giovanazzi Beltrami, la quale ha dato la disponibilità del nostro esecutivo a farsi carico le persone che hanno bisogno di essere accolte in un momento di emergenza come questo, secondo la quota concordata con il Ministero.
Non conosciamo ancora i dettagli, né in merito al numero di persone che dovremo ospitare, né dove sia possibile sistemarle.

Poiché la quota viene stabilita sostanzialmente in funzione al numero degli abitanti, qualcuno ha ipotizzato per il Trentino il carico di 500 profughi.
Poiché tuttavia i conti vanno mediati anche con altre variabili di opportunità, la cifra dovrebbe concretamente aggirarsi sulle 300 unità.
Nei prossimi giorni conosceremo i dettagli e provvederemo a pubblicarli immediatamente.