Legge provinciale sulle Pari Opportunità/ 8 – Di Minella Chilà

In che cosa consiste la Commissione provinciale per le Pari Opportunità

La «Commissione Provinciale per le Pari Opportunità» è stata istituita nel 1993 con legge provinciale, n. 41, con l'obiettivo di promuovere progetti e azioni positive per la realizzazione della parità di genere nel mondo della politica, del lavoro, della cultura, del sociale.
 
Questo organo promuove attività che spaziano a 360°, dalla formazione, agli interventi relativi alla vita personale delle persone nei suoi molteplici aspetti (il campo relazionale, affettivo e sessuale, la salute, la maternità e la paternità, la famiglia e la cultura), la vita lavorativa (negli innumerevoli settori e a tutti i livelli), la vita politica e sociale.
 
L’attuale Commissione rimarrà in carica fino al termine della legislatura ed è composta da quindici donne: dodici, elette dalle Associazioni, provengono da svariate culture ed esperienze della realtà femminile trentina, tre sono esperte di nomina diretta provinciale.
 
Dal 2005, la Commissione Pari opportunità della Provincia di Trento coordina una Rete a supporto dei Comitati Aziendali di Pari Opportunità.
Nel corso degli anni, alla rete hanno aderito in varie forme numerosi Comitati di parità oltre a quelli che ne costituivano il nucleo iniziale ed oggi la Rete é costituita da rappresentanti di: Agenzia del lavoro della Provincia di Trento, Agenzia Provinciale Protezione Ambiente, Azienda Provinciale per i servizi sanitari di Trento, Camera di Commercio Industria e Artigiano di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Trento, Consiglio Ordine Avvocati di Trento, Consiglio Distrettuale Giudiziario (CDG), Ministero Sviluppo economico e comunicazione, Poste Italiane SpA, Provincia di Trento, Regione Trentino Alto Adige, Università degli studi di Trento, Whirpool Europe.
 
La Rete quindi, è divenuta una stabile modalità di confronto, condivisione e collaborazione per la realizzazione delle pari opportunità e la valorizzazione delle differenze di genere nei rispettivi contesti lavorativi.
La dottoressa Simonetta Fedrizzi, è stata nominata coordinatrice della Rete.
In particolare la Rete ha focalizzato la sua attenzione sui sistemi di valutazione del personale adottati nelle diverse aziende aderenti la Rete, per un'analisi comparata delle performance con l’obiettivo di individuare delle linee guida per l'adozione di strumenti attenti alla dimensione di genere.
 
La legge provinciale sulle pari opportunità approvata il giugno scorso, ha previsto all'art. 17, il Comitato unico di garanzia per un confronto sul fenomeno del mobbing, formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell'amministrazione, in modo da assicurare per quanto possibile l'equilibrio tra i generi.
La finalità è quella di garantire un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto del principio di pari opportunità e di contrastare qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica sulle/sui lavoratrici/ori.