Prevenzione e cura dei nostri occhi – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con la dottoressa Anna Chryc, specialista in oftalmologia presso il Centro Sanitario Trento in Via Trener

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Gli occhi sono lo «specchio dell’anima» ma, come vedremo, anche del corpo.
Sono organi delicatissimi, costantemente esposti a sostanze ambientali irritanti, come polvere, raggi UV, corpi estranei. L’uso scorretto del computer o altri display come cellulari, tablet, consolle, videogiochi e molto altro ancora, costringono i nostri occhi a sforzi notevoli sia per i contrasti di luce sia per lo sforzo di messa a fuoco, causando patologie più o meno rilevanti.
È dunque importante sapere cosa può portare beneficio alla nostra vista e cosa può invece danneggiarla.
Molti sono i fattori che possono influenzare la salute dei nostri occhi: dalla dieta allo stile di vita, dall’invecchiamento alla predisposizione genetica.
È pertanto fondamentale tenere sotto controllo l'efficienza visiva, fin da subito, nei primi giorni di vita continuando poi nel tempo con amore e costanza. La prevenzione diventerà per tutti una preziosa abitudine che gioverà alla salute.
Per avere gli occhi sani è necessario effettuare periodicamente delle visite mediche di controllo. L’oculista è la persona deputata a compierle e valutare gli aspetti clinici e le eventuali terapie da prescrivere.
Per questo motivo abbiamo raccolto dei suggerimenti che saranno certamente utili per i nostri lettori.
Ne parliamo con la dottoressa Anna Chryc specialista in oftalmologia 

Nata in Polonia nel 1974, Anna Chryc si trasferisce in Italia nel 1993. 
Laureata in Medicina e Chirurgia all'Università di Verona nel 1999, e specializzata in Oftalmologia sempre a Verona nel 2003.

Libera professionista presso CST, Ospedale S. Camillo e APSS di Trento.
Si occupa da sempre in particolare di oftalmologia pediatrica.

Dottoressa Chryc, ci può spiegare in termini semplici cos’è l’oftalmologia?
«Oftalmologia è la branca della medicina che si occupa della prevenzione e cura dell'occhio: dai vizi refrattivi e loro correzione, allo sviluppo della funzione visiva alle patologie oculari. 
«L'occhio è un organo molto complesso che semplificando potrebbe essere paragonato ad una videocamera, mentre le vie visive cerebrali ad un computer che riceve ed elabora impulsi ricevuti.
«È composto di tessuti biologici che possono essere affetti da diverse patologie sia congenite che acquisite, è facile intuire lo stretto legame tra oftalmologia e la neurologia: le immagini devono essere ricevute (retina fa da sensore) trasformate in un impulso elettrico e trasmesse tramite il nervo ottico al cervello dove proseguono fino alla corteccia occipitale.»
 
Quali sono le malattie degli occhi più conosciute?
«È necessario distinguere tra malattie oculari e vizi refrattivi .
• Vizi refrattivi sono determinati da uno squilibrio tra la potenza delle lenti oculari (cornea e cristallino) e la lunghezza del bulbo. Per correggerli si possono usare ausili come occhiali o lenti a contatto o in alternativa si può ricorrere alla chirurgia refrattiva.
• Le malattie oculari prendono nome dai tessuti e/o distretti colpiti: maculopatie se è colpita la macula, retinopatie (ad es. retinopatia diabetica, ipertensiva, retinite pigmentosa, etc.) otticopatie (è interessato il nervo ottico: ischemica, diabetica, glaucomatosa etc.)
«Tutti i tessuti possono essere coinvolti e le cause possono essere svariate. E’ molto importante la diagnosi esatta per una terapia efficace.»
 
Quali sono le malattie più diffuse e perché?
«I più diffusi sono fortunatamente i vizi refrattivi: miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia. Chi non ha un familiare, amico o conoscente che porta occhiali o lenti a contatto!
«Le malattie oculari più frequenti sono le congiuntiviti che più spesso sono di natura allergica, batterica o virale.»
 
Le più gravi?
«I tumori oculari: retinoblastoma nei bambini e melanoma negli adulti. Queste patologie a parte provocare un deficit visivo minacciano la vita stessa dei pazienti.»
 
Degenerazione della macula e glaucoma, è possibile guarire?
«Sono malattie degenerative e di solito il paziente viene dall'oculista quando avverte dei sintomi di conseguenza la diagnosi e spesso tardiva. Queste malattie sono curabili anche se non guaribili. La terapia punta a prevenire il danno e in caso di malattia già conclamata a contenerlo, arrestarlo.»
 
  

A che punto è arrivata la scienza medica per il futuro delle malattie devastanti?
«La ricerca e fondamentale, grazie alla veloce diffusione dei dati a livello internazionale le terapie chirurgiche e mediche migliorano costantemente. Sono già stati impiantati i primi ''occhi artificiali'' in Germania, sperimentati anche in Italia. Al momento si tratta di sistemi molto primitivi se paragonati alla straordinaria complessità dell'occhio e con risultati visivi scarsi (sagome ) ma è un primo passo.
«Ci sono anche importanti novità nella prevenzione e terapia delle maculopatie come i test genetici che calcolano sia la probabilità di sviluppare la malattia che la risposta a eventuale terapia. Per i casi conclamati di maculopatia essudativa (cosiddetta umida) è possibile intervenire con farmaci che bloccano lo sviluppo dei neovasi (terapia intravitreale con anticorpi anti-VEGF).
«Sicuramente la partita principale si gioca sulla prevenzione. Basti pensare all'ambliopia (cosi detto ''occhio pigro'') che è causa maggiore del ipovisus nelle persone di età attorno ai 50 anni: e diventata rara in Italia nei più giovani grazie allo screening visivo nelle scuole materne.»
 
Il futuro è nelle cellule staminali anche per l’oculistica?
«Sicuramente, anche se al momento utilizzo di queste cellule è limitato ad alcuni pazienti con gravi problemi alla cornea, ampiamente sperimentato nel mondo Italia compresa.»
 
Quando è utile rivolgersi ad un medico specialista? Quali i sintomi?
«Ogni alterazione della vista, distorsione delle immagini, la comparsa di ombre, soprattutto se fisse, di flash, dolore importante, forte rossore e comparsa di secrezioni devono portare il paziente dall'oculista.
«Vale la regola: più il sintomo compare improvvisamente e più urgente è il controllo oculistico.
«Bisogna comunque tener presente che alcune patologie gravi come melanoma della coroide e glaucoma sono a lungo asintomatici e importante fare controlli regolarmente anche in assenza di sintomatologia.»
 
Quando è necessario ricorrere ad interventi chirurgici? Per quali malattie? Dove sono i Centri più specializzati?
«Sono numerose le patologie che richiedono terapia chirurgica. La prima tra queste: cataratta. Oggi questo intervento e diventato il più frequente in assoluto nel mondo occidentale e viene eseguito in tutti i reparti oculistici in Italia.
«Diversamente succede per interventi di chirurgia vitreo retinica (per distacco di retina, maculopatie, retinopatia diabetica etc..) che sono considerati di alta specializzazione. Per questi casi è giusto farsi consigliare dall'oculista di fiducia anche in base alla patologia.»
 
Sono sempre più frequenti gli interventi a laser per guarire dalla miopia, si tratta di una soluzione collaudata e sicura? Sono dolorosi come una volta? Come viene eseguito l’intervento laser e quali i disagi conseguenti?
«La chirurgia refrattiva ha una lunga storia. I primi interventi consistevano in una serie di incisioni sulla cornea per modificarne la curvatura ( appiattirla) e cosi ridurre il suo potere refrattivo. Furono abbandonati a causa di numerosi effetti collaterali e l'imprevedibilità del risultato.»
 
 
«Anche intervento laser ha come bersaglio la cornea: la scolpisce vaporizzandone uno sottile strato di tessuto. Ne esistono alcune varianti in base alla sede del trattamento che può essere eseguito in superficie con o senza risparmio dell'epitelio (questi sono interventi più dolorosi, ma anche più sicuri) oppure nello spessore della cornea (si esegue prima un taglio con microcheratomo o con un laser a femtosecondi; sono interventi meno dolorosi , ma possono avere delle complicanze.
«I nuovi laser sono molto precisi e in buone mani danno ottimi risultati. Comunque bisogna mettere in conto alcuni giorni di possibili fastidi: fotofobia, bruciori, dolorabilità.»
 
Quali tipi di interventi esegue nel suo ambulatorio?
«In ambulatorio eseguo soprattutto visite oculistiche e in caso di necessità prescrivo o compio terapie mediche necessarie come iniezioni sottocongiuntivali o retrobulbari di farmaci, capsulotomia yag laser per la cataratta secondaria.
«A partire dal mese di settembre potranno essere effettuati presso il mio studio medico anche i test genetici, utili per individuare la predisposizione a sviluppare la maculopatia senile (AMD genetic test).
«Da molti anni mi occupo in particolare di oftalmologia pediatrica. Nei più piccoli ogni eventuale patologia è aggravata dal delicato periodo di sviluppo delle vie e dei centri visivi cerebrali con particolari problematiche legate ad una precisa tempistica dei trattamenti .Ci possono poi essere patologie congenite presenti cioè alla nascita di qui la necessità di visitare bambini di pochi giorni o settimane su indicazione del neonatologo o del pediatra .Ci vuole esperienza, pazienza e molto amore per i bimbi.»
 
I problemi di vista sono più frequenti negli uomini, donne o bambini? In che fasce di età?
«Sono più frequenti negli anziani. Con il progredire dell'età aumenta il rischio di cataratta, glaucoma e maculopatia. Aumenta anche il rischio di sviluppare le complicanze oculari di alcune patologie sistemiche come diabete e ipertensione arteriosa già di per sè più frequenti nelle persone anziane.»
 
Perché dopo i 45 anni la maggioranza delle persone subisce il cambiamento della vista?
«Compare la presbiopia (dal greco presbys: vecchio) la difficoltà nella lettura a distanza ravvicinata. Il meccanismo dell'accomodazione, lo zoom per semplificare il concetto, diventa meno efficiente . E assolutamente fisiologico.
«Quali le cause, l’età, lo stile di vita o non solo?
«La causa e data dall'età. In alcune persone presenza di vizi refrattivi come ipermetropia e astigmatismo oppure lavoro intenso al computer possono esacerbare i sintomi.»

Il trucco, in particolar l’uso di creme e prodotti di bellezza può danneggiare l’occhio?
«È importante usare prodotti di buona qualità anallergici per evitare eventuali reazioni infiammatorie, come la comparsa di calazi, orzaioli (cisti delle ghiandole palpebrali) e blefariti (infiammazioni bordo palpebrale), evitare soprattutto l’uso di prodotti scaduti che potrebbero contenere batteri e dare origine a delle congiuntiviti.»
 
Le terapie e prevenzione, solitamente consigliate?
«Sono da evitare le terapie fai da te. La migliore prevenzione e fare regolarmente controlli oculistici, almeno ogni 2-3 anni. In caso di forte famigliarità per patologie oculari anche ogni anno.
«Per le persone che hanno dei parenti affetti da maculopatia esistono integratori alimentari con dimostrata efficacia nel ridurre rischio di sviluppare la malattia.
«È inoltre importante proteggersi con occhiali da sole con filtri UV. Li consiglio anche ai bambini.»
 
Ci sono delle malattie che vengono individuate grazie alla visita degli occhi?
«Le malattie sistemiche come diabete e ipertensione arteriosa provocano alterazioni retiniche caratteristiche e capita che la diagnosi venga fatta grazie agli esami prescritti dall'oculista. Spesso una neurite ottica è la prima manifestazione della sclerosi multipla, come un'uveite dell'artrite reumatoide.
«Tra le manifestazioni della neufibromatosi ci sono noduli iridei caratteristici. In caso di ipertensione endocranica, la testa del nervo ottico (papilla) assume un aspetto caratteristico: papilla da stasi. La forma e le reazioni delle pupille e le alterazioni della motilità oculare indicano la presenza e la sede di eventuali lesioni cerebrali... Per elencare le più frequenti.»

Quando consiglia gli occhiali e quando le lenti a contatto?
«Entrambi sono ausili utili per correggere i vizi refrattivi. Le lenti a contatto danno un visus migliore in presenza di difetti elevati e a volte sono insostituibili. Possono però predisporre alle infezioni e provocare intolleranza.
«È di fondamentale importanza l'igiene e la corretta conservazione; per questi motivi non consiglio le lenti a contatto ai ragazzi molto giovani, l'occhiale non avendo contatto con l'occhio non da questi problemi ma altera la grandezza delle immagini , crea effetto prismatico e limita campo visivo. Questi effetti sono direttamente proporzionali al potere delle lenti.
«Per cui: giovane età, difetto piccolo: meglio occhiali. Difetto elevato, maggiorenne di 14-15 anni può portare le lenti a contatto.»
 
Lenti a contatto notturne per correggere la miopia, cosa ne pensa?
«Le lenti notturne hanno lo scopo di appiattire la cornea riducendo in questo modo temporaneamente il suo potere refrattivo, permettono la visione diurna ma non evitano la progressione della miopia.
L’utilizzo di queste lenti potrebbe essere ragionevole nelle persone impegnate in mestieri o sport particolari che non permettono l’utilizzo delle normali lenti a contatto diurne, vanno comunque usate sotto stretto consiglio e controllo medico.
Personalmente trovo molto più fisiologiche le lenti a contatto diurne che rispettano di più i tessuti corneali.» 
 
Lei consiglia gli interventi chirurgici volti a migliorare miopia e presbiopia? Sono interventi a carico del cittadino o dell’APSS?
«Lo scopo dell'intervento per correggere miopia e ipermetropia è quello di eliminare gli occhiali. Se il paziente lo desidera e non ci sono patologie si può fare a qualsiasi età. Bisogna però che il paziente sia ben informato sul vero risultato dell'intervento al quale si sottopone.
«Spesso l'insuccesso è dovuto alle aspettative poco realistiche e la scarsa informazione.
«L'intervento elimina occhiali per distanza ( quelli per la guida e per la TV ) ma non elimina occhiali per leggere. Le ricerche per correggere la presbiopia con il laser proseguono, ma al momento i risultati non sono soddisfacenti.»
 
Per una buona cura della vista quanto è importante lo stile di vita e una buona alimentazione, qualche consiglio?
«Molto importante per una buona cura degli occhi è sicuramente la vita all’aperto, studi statistici dimostrano che un’ampia visione dello spazio che ci circonda favorisce la riduzione della progressione della miopia.
«Sicuramente indispensabile anche una sana alimentazione, a base di ortaggi, frutti colorati e pesce, un buon apporto di nutrienti e antiossidanti garantiscono il buon funzionamento della retina.
«Molto dannosi sono invece l’eccesso di fumo ed alcool che agiscono direttamente sul trofismo del nervo ottico.
«Di non minore importanza la luce solare e lampade UV, che possono danneggiare direttamente la macula, pertanto in entrambi i casi è bene indossare occhiali da sole con filtri UV certificati.
«In ultimo, per concludere, va fatta particolare attenzione ai tappi esplosivi dello spumante, protagonisti di gravi traumi. Purtroppo per le loro particolari dimensioni causano delle lesioni devastanti al bulbo oculare.
«Molti sono i casi registrati in questi ultimi anni, trattasi di semplici attimi di euforia da distrazione che possono portare malauguratamente anche a danni permanenti.»
 
Dott.ssa Anna Chryc - www.csttrento.it
Nadia Clementi - [email protected]