Fiocco rosa a San Michele, nati i primi sette cloni «ISMA-AVIT»
Il Ministero ha riconosciuto sette cloni di varietà di vite di interesse sia locale che nazionale
Nella foto, da sinistra a
destra e dall'alto al basso: Gold traminer, Pinot Gris, Rebo 1,
Rebo 2, Teroldego, Traminer 1, Traminer 2.
Da oggi i vitigni Pinot grigio, Teroldego, Goldtraminer e Rebo
hanno una «marcia» in più, grazie all'attività di selezione clonale
condotta dall'Istituto Agrario di San Michele all'Adige.
Il Ministero delle politiche agricole forestali ha infatti
riconosciuto sette nuovi cloni di vite di interesse locale ed
extraprovinciale che portano il marchio congiunto ISMA_AVIT.
Si tratta di un primo importante risultato nato dalla
collaborazione tra l'attività di selezione clonale sanitaria curata
dal Centro di Trasferimento Tecnologico della FEM e l'Associazione
Vivaisti Viticoli Trentini.
Scelti in vigneti preferenziali duranti gli ultimi due decenni, le
gemme e le barbatelle innestate di queste selezioni clonali
possiedono caratteristiche produttive, qualitative e sanitarie
molto interessanti e saranno presto disponibili nel mercato
vivaistico per il rinnovo degli impianti.
Alcune portano ad una produzione più generosa, altre sono meno
suscettibili a marciume del grappolo, altre ancora producono vini
di maggiore qualità.
In particolare, la Commissione Ministeriale preposta
all'inserimento delle novità vegetali nel Registro Nazionale delle
Varietà di Vite ha approvato i dossier per il riconoscimento di un
clone di Pinot grigio denominato «ISMA®-AVIT 513», di due cloni di
Traminer aromatico «ISMA®-AVIT 904 e 920R», uno di Teroldego
«ISMA®-AVIT 155», due di Rebo «ISMA®-AVIT 583 e 590» ed uno di
Goldtraminer «ISMA®-AVIT 3001», quest'ultimo destinato per la
produzione di vini da vendemmia tardiva.