Maxi rissa a Trento, Fugatti la pensa come Ianeselli
«Queste persone verranno bandite dal sistema di accoglienza trentino» – Ringrazia la Diocesi che apre 30 nuovi posto letto a povera gente perbene
«Quanto accaduto ieri sera desta grande preoccupazione, – ha detto il presidente Fugatti a commento della maxi rissa scoppiata in città. – È urgente spostare i soggetti coinvolti al di fuori del sistema di accoglienza trentino: su questo punto ho avuto rassicurazioni da parte del sottosegretario Nicola Molteni, che ho avuto modo di sentire in mattinata.
«Ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro svolto, le indagini sono iniziate tempestivamente e hanno già prodotto i primi risultati. In questo periodo c’è molta pressione sul fronte dell’accoglienza.
«Il Trentino sta già facendo la sua parte e c’è una ferma opposizione a un eventuale aumento dei numeri.»
In contraltare, Fugatti ringrazia la diocesi per aver messo a disposizione nuovi posti letto per l’emergenza freddo.
«Ringraziamo il vescovo per aver messo a disposizione 30 posti letto a Casa San Nicolò dove è stato allestito un dormitorio temporaneo per rinforzare la rete delle altre strutture di accoglienza notturna già presenti sul territorio.
«Il Trentino – ricorda Fugatti – è pronto a fare la sua parte. Ma l’accoglienza non può trasformarsi in premesse che sfociano in guerriglia urbana e altre condotte criminose. Ecco perché occorre fermezza e severità verso chi non rispetta le regole.
«Le stesse situazioni di emergenza vanno gestite tenendo saldo questo principio, consapevoli del grande sforzo richiesto a chi ha il compito di far rispettare la legge e, viceversa, a chi è impegnato per garantire quella solidarietà ed umanità che hanno sempre contraddistinto il Trentino.
«Ma solidarietà e rispetto sono una cosa sola: per questo chiederemo con la massima fermezza l’allontanamento dei soggetti che con le loro azioni hanno dimostrato di non rispettare chi li ha accolti.»
Tornando a Casa S. Niccolò, la Diocesi e la Fondazione Caritas diocesana hanno curato l'allestimento e la messa in disponibilità di 30 posti letto, mentre la Provincia con la Protezione civile provinciale hanno definito l'organizzazione e la gestione del dormitorio grazie al coinvolgimento dei volontari della Croce Rossa; il Comune di Trento in collaborazione con il Centro Astalli si è occupato dell'individuazione del gruppo di persone che saranno ospitate a S. Niccolò.