25 novembre. «Cosa ti puoi aspettare da chi ti ama?»

Diaolgo dal libro di Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini intitolato «Se l’amore ferisce» – Edizioni Erickson

Ha pochi anni Marina. Forse sette o qualcuno di più. Non importa.
«Buona notte, mamma.»

«Dormi bene cucciolo, verrò a darti un bacio più tardi.»
Ricorda quelle parole sommesse, le sente sottili come la sua voce che chiude la porta e la consegna alla notte.
Sua madre è tenera quando le rimbocca le coperte, quando le lascia una carezza prima di andare, e lei è ancora troppo piccola per sapere chi sono le vittime e dove stanno nascosti i carnefici.
Non ti aspetti di incontrarli, non puoi aspettarteli da chi ti ama. Li pensi lontani gli orchi, dentro le fiabe, e invece li trovi che entrano da un cono di luce come una lama che taglia.
 
Marina vede quella bambina rannicchiata nel suo lettino e le fa pena ma non sa aiutarla. È paralizzata, prigioniera di lui che la tocca e la cerca dappertutto. Tutto è buio e lei non lo vede in volto, non lo riconosce.
Sa solo che ogni notte arriva con il rumore lieve dei passi che si avvicinano alla porta e mentre la maniglia si muove lei si ritira nel lembo estremo del suo letto appiattita contro il muro.
 
«Mamma, c’è un uomo che viene ogni notte, – le sussurra. – Sono solo brutti sogni, amore.»
E lui torna a graffiare la porta quasi voglia annunciarsi.
Poi si infila sotto le coperte e la accarezza come un padre che ti coccola di giorno e di notte fa uscire dalle mani l’uomo.
«Ho paura mamma, l’uomo della notte non mi piace» dice un giorno sconfitta.
«Tranquilla piccola, non ti vuole fare del male, ti vuole bene», – risponde lei mentre spegne la luce.
E ancora il buio, il rumore dei passi, il silenzio della paura e l’odore del lupo che arriva notte dopo notte.
Marina ha un fremito: ricorda d’un colpo il respiro corto ansimante dell’uomo e l’odore intenso di un sigaro appena spento nel posacenere del salotto. Quello del padre.
 
Dal libro di Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini Se l’amore ferisce - Ed. Erickson.