Le attività delle associazioni femminili – Di Luciana Grillo

Dall’arte all’economia. Una serie di iniziative che solo le associate sanno organizzare

>
La F.I.D.A.P.A. sezione di Trento, dopo aver presentato, qualche giorno fa, il libro di Caterina Borgato - Donne di terre estreme - il 4 marzo ha inaugurato la Mostra Terre Estreme, come già anticipato sul nostro giornale: sono esposte nell’affascinante sito archeologico sotterraneo di Piazza Battisti splendide foto che documentano la vita e i molteplici ruoli delle donne che vivono da nomadi nei Paesi estremi, dove cioè le condizioni sono difficili, dove per rifornirsi di acqua bisogna fare chilometri a piedi, dove sui cammelli le donne trasportano le stuoie che serviranno da tetto alle loro case, per un certo numero di mesi.
Ha dato il benvenuto agli ospiti la vulcanica e instancabile presidente della F.I.D.A.P.A., Iva Berasi, che prima ha invitato tutti a visitare lo Spazio Archeologico, guidati dalla dottoressa Raffaella Caviglioli, poi ha presentato Caterina Borgato e la sua magnifica esposizione di foto.
 
Sono esposti visi di donne giovani e meno giovani, c’è chi impasta in un buco a terra il cibo, c’è chi allatta una bimba che non è sua figlia ma sua nipote, c’è la giovane donna costretta a prostituirsi e per fortuna salvata e rimandata al suo paese a studiare; ci sono donne di razze e religioni diverse, accomunate in genere da una vita dura, sempre in condizioni estreme, nell’isola di Socotra come nella depressione desertica della Dancalia o nell’ovest della Mongolia, luoghi dove l’autrice ha soggiornato per periodo non brevi e dove è tornata più volte.
Ci sono foto di donne completamente velate e di altre che coprono addome e testa, andando poi a seno nudo; vivono in luoghi inospitali, aridi e ventosi, ma anche freddi e impervi; spesso rimangono sole, se i loro uomini sono impegnati in lunghe battute di pesca.
 
Sempre, tra queste donne la cui aspettativa di vita raggiunge più o meno i 50 anni, nasce spontaneamente una straordinaria solidarietà che le spinge ad aiutarsi reciprocamente.
In alcuni villaggi, esiste un luogo di riunione, un insieme di sassi e di stuoie dove le donne si ritrovano insieme e insieme fanno crescere i loro figli.
Borgato ha raccontato con passione le sue esperienze fra queste donne che sperimentano valori di solidarietà per noi ormai quasi dimenticati.
L’azienda Montura, ben nota per il suo abbigliamento sportivo, promuove progetti di solidarietà e cultura, e tra questi, anche «Una Ger per tutti», che ha la mission di garantire in Mongolia un’abitazione, la sicurezza e l’assistenza sanitaria ai bambini disabili e alle loro madri single, che vengono aiutate anche nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Caterina Borgato ha aderito a questo progetto sostenendolo proprio con «Donne di terre estreme».
 
Nello stesso pomeriggio, l’Inner Wheel club di Trento Castello Carf ha organizzato un incontro presso il Grand Hotel Trento per parlare di Economia e Sostenibilità.
La presidente del club, Loredana Bettonte, ha dato il benvenuto ai presenti ed anche a quanti erano collegati su piattaforma, ricordando che l’I.W. ha tra i suoi scopi la cultura ad ampio raggio e la solidarietà.
Ha poi ceduto la parola al Moderatore Paolo Castelli che ha presentato i due relatori, la senatrice Donatella Conzatti e il professor Michele Andreaus. In realtà, dal momento che è in corso l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, gran parte della conversazione è stata centrata sui problemi politici, economici, umanitari.
 

 
La nostra produzione di gas è così insignificante che siamo costretti ad importarne grandi quantità proprio dai Paesi in guerra; la senatrice Conzatti, segretaria della Commissione Bilancio del Senato, ha condiviso con il pubblico interessanti riflessioni, ricordando - insieme ad Andreaus - che per troppi anni la politica è stata orientata ad accettare i NO che non consentono oggi all’Italia di autoprodurre quanto indispensabile.
Il professor Andreaus, da parte sua, toccando l’attualissimo tema della Sostenibilità, ha invitato tutti a riflettere sui costi a volte non presi in considerazione della produzione di energie rinnovabili.
 
Questo e tanto altro è stato detto, numerose domande dal pubblico hanno toccato ancora il tema della guerra; sarebbe stato necessario avere molto tempo in più per discutere temi così complessi.
La conclusione è stata amara: l’Europa diventa finalmente compatta davanti a una pandemia o una guerra!
Molto garbata e puntuale la moderazione di Castelli, un plauso alla presidente e a tutte le socie che hanno fortemente voluto l’organizzazione di questa serata.
Cosa ci riserveranno ancora le Associazioni femminili?
Speriamo che la pandemia si allontani e che sia consentito a tutti di ritrovarsi insieme per informare, discutere, proporre…