I benefici del bagno in acqua gelida – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con Paolo Sturiale, primo istruttore certificato «Wim Hof Method» in Italia

>
Che esistano persone dalle qualità naturali straordinarie è cosa nota, senza andare a scomodare le capacità paranormali si può affermare senza temere di essere additati come creduloni che esistono individui in grado di superare alcuni limiti imposti dal nostro corpo.
Spesso queste qualità derivano da anni di allenamento e duro lavoro, basti pensare a certi atleti come i contorsionisti, oppure ai monaci shaolin in grado di rompere a mani nude mattoni e oggetti durissimi; altre volte invece è in gioco la genetica e quindi esistono individui dotati per natura di alcuni «poteri», come ad esempio la resistenza a certe malattie, una particolare elasticità degli arti, oppure una rigenerazione anomala dei tessuti e così via.
Al di là delle attività più ludiche o sportive molti pagherebbero per poter controllare il proprio corpo superando i limiti della scienza, ad esempio per guarire o prevenire malattie gravi.
Si tratta di un terreno scivoloso che spesso può portare alla vera e propria truffa, o peggio ad illudere persone malate di poter guarire da sole, senza l’utilizzo di farmaci.
Purtroppo negli ultimi anni sono balzati agli onori della cronaca molti casi di questo genere.
 

 
A questo mondo fumoso e dai contorni poco chiari appartiene la figura di Wim Hof, atleta e coach olandese che per anni ha sfidato i limiti del proprio corpo in particolare attraverso l’immersione in acque gelide. Hof è riuscito a battere record, è il caso di dirlo, da brividi, strutturando negli anni un vero e proprio metodo che oggi ha seguaci in tutto il mondo.
Il dibattito sorto intorno al lavoro di Hof, nonchè ai tanti libri e corsi che stanno attorno alla sua figura, è ancora acceso. 
Ice Man, così è soprannominato Hof, riesce a resistere a temperature proibitive perchè molto allenato oppure il suo corpo è particolarmente predisposto a farlo? Sembra una domanda da poco conto ma è in grado di tracciare un confine importante: se si tratta di allenamento e tecnica chiunque può impararla, avendo per altro molti benefici poiché oltre a resistere al freddo Hof assicura che il suo metodo è in grado di controllare non solo la temperatura corporea, ma anche la proliferazione dei batteri, le infiammazioni e il battito cardiaco.
Se si tratta di predisposizione genetica, e molti sono stati i test e gli esperimenti a cui Wim Hof si è sottoposto, va da se che tutte le lezioni, libri, corsi e metodi non possono essere validi, inquadrandolo automaticamente se non nella categoria dei ciarlatani quanto meno in quella degli illusi.
 

 
Il primo giugno in Trentino, al Lago di Erdemolo, si è svolto un workshop su questo tema, il secondo evento dedicato al Wim Hof Method nella nostra provincia.
L’evento è stato organizzato da Massimo Ruzzenenti, grande appassionato locale di bagni in acqua fredda, e condotto da Paolo Sturiale, il primo istruttore certificato WHM in Italia, che ha studiato con Wim Hof presso la sua Accademia in Olanda.
Il gruppo - costituito da una quindicina di persone provenienti da svariate zone del Nord Italia - è partito da località Frotten, in fondo alla Val dei Mocheni, facendo una sosta sui bei prati assolati nei pressi della Miniera.
Qui si è svolta una sessione di yoga con esercizi posturali, respiratori e di concentrazione mentale propedeutici al contatto con l'acqua fredda.
 

 
Una volta ripartiti, i partecipanti si sono cimentati per il resto della salita - seguendo le istruzioni di Sturiale – in una respirazione nasale e simulando una camminata d'alta quota in carenza di ossigeno.
Arrivati al lago di Erdemolo - in uno scenario mozzafiato di neve e ghiaccio che ricordava paesaggi ben più nordici del nostro - è stata effettuata una intensa sessione di respirazione.
Poi è stata la volta del momento clou della giornata con il bagno nelle acque gelide (0,4° misurati) immersi nel ghiaccio dell'Erdemolo.
Dopo il primo fortissimo shock iniziale con l’impatto con l’acqua ghiacciata la parte più difficile è stata quella di ritrovare la concentrazione e respirare nella modalità corretta, seguendo le indicazioni dell’istruttore; il metodo di Wim Hof infatti si concentra molto sulla respirazione e dopo pochi secondi il corpo dei partecipanti si abitua, il cuore rallenta e il freddo diventa come d’incanto più sopportabile.
 

 
I partecipanti al Workshop sul Wim Hof Method in Val dei Mocheni si sono detti entusiasti e insieme a loro migliaia di persone in tutto il mondo assicurano che questo metodo ha cambiato loro la vita, insegnandogli a gestire e controllare non solo le proprie emozioni, ma anche il proprio corpo e le sue reazioni agli agenti esterni, dando loro maggior sicurezza e determinazione; ma per alcuni si è trattata di una vera e propria rivoluzione con persone che hanno smesso di prendere farmaci per malattie debilitanti come reumatismi e patologie infiammatorie sostituendo la terapia con il Wim Hof Method.
Per capire di più su questo metodo che sembra gridare al miracolo abbiamo parlato con Paolo Sturiale, unico istruttore certificato WHM in Italia.
 

 
Innanzi tutto ci spieghi in poche parole che cos’è il Wim Hof Method.
«E' un metodo creato dall'olandese Wim Hof che attraverso quelli che lui definisce i tre pilastri – addestramento al freddo, respirazione e dedizione – permette di resistere a temperature estreme.»
 
Lei come si è avvicinato a questo mondo? E che cosa l’ha colpita particolarmente?
«Mi sono avvicinato al WHM quasi per caso, mentre stavo studiando per diventare istruttore di calisthenics, e spinto da curiosità ed incredulità decisi di affrontare il percorso per capirne di più. Sono spesso stato pioniere in diverse iniziative e sono fiero di poter essere il primo istruttore certificato in Italia.»
 

 
Tutti possono praticarlo? Non ci sono controindicazioni viste le condizioni estreme?
«Per praticare il WHM non serve essere superuomini, può essere adottato da chiunque, bisogna piuttosto essere ben motivati e preparati.
Sostanzialmente non esistono controindicazioni per fare bagni in acqua fredda in condizioni di buona salute, ma qualora ci fossero dei dubbi è opportuno consultare il proprio medico.»

Perché il freddo è così importante per Wim Hof?
«Perché nella nostra società abbiamo eliminato sia il freddo che il caldo vivendo sostanzialmente in una comfort zone di circa 20° tutto l'anno. L'inverno pensiamo solo a proteggerci dal freddo invece che trarne i benefici, che non sono pochi. Il contatto col freddo migliora la circolazione del sangue, il funzionamento del cuore, è energizzante, aumenta le difese immunitarie, la fiducia in se stessi e molto altro.»
  

 
Oltre alle immersioni in acqua gelida in cosa altro consiste il metodo di Wim Hof?
«Il metodo Wim Hof si basa, come già accennato prima, su tre pilastri: la respirazione, fondamentale per la sopportazione delle temperature estreme dell’acqua; l'adattamento al freddo che avviene in modo graduale (si inizia con una doccia normale per poi spostare gradualmente la leva dal caldo al freddo e aumentare sempre di più i tempi di permanenza) e infine la dedizione poiché senza motivazione e una mente libera è difficile ottenere risultati in qualsiasi campo nella vita.»
 
Per chi volesse iniziare un percorso di meditazione e controllo della mente e del corpo da cosa suggerisce di partire?
«Per iniziare suggerisco di lavorare sul respiro praticando attività di meditazione come lo yoga, il pranayama, discipline che richiedono tempo e dedizione per ottenere dei buoni e duraturi risultati.»
 

 
Che l’uomo possa controllare il proprio corpo e dominare gli istinti è cosa nota, la connessione tra mente e corpo è straordinaria. Ma veramente si possono dominare malattie e sintomi gravi solo con la volontà?
«Qui entriamo in un campo minato, non sono un medico e non intendo addentrarmi in un terreno non di mia competenza. Sicuramente io non propongo il WHM come una cura per malattia, per quello ci sono altre professionalità.»
 
Lei capisce bene che è proprio questo il punto più controverso di tutta la teoria di Wim Hof, come si sente di rispondere?
«Il metodo di Wim Hof, o se vogliamo più generalmente l'approccio al freddo, può far sicuramente bene per migliorare alcune patologie, ma ripeto non è questo lo spirito con cui propongo i miei Workshop e preferisco fermarmi all'aspetto più salutaristico e sportivo.»
 

 
Nel nostro mondo occidentale dominato dalla fretta e dallo stress che benefici può dare il WHM? Ma soprattutto è applicabile con i ritmi della nostra società?
«Il WHM è un’ottima attività contro lo stress e non solo poiché si possono ottenere anche i seguenti benefici: riduzione dell’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell’organismo; calo del dolore e dell’indolenzimento muscolare; diminuzione della percezione della fatica; modificazione del flusso sanguigno localizzato; alterazione della frequenza cardiaca; alterazione del tessuto localizzato e della temperatura del core; abbassamento degli spasmi muscolari; attenuazione dell’infiammazioni tissutale; riduzione del danno muscolare (stress meccanico); incremento del range di movimento (ROM).»
 
In Italia questo metodo è ancora poco conosciuto, come fare per iniziare a praticarlo?
«Sicuramente il modo migliore, piuttosto che improvvisarsi o affidarsi unicamente alla lettura dell'unico libro attualmente a dispozione La Forza nel Freddo o qualche video sul web è quello di iscriversi ad un workshop di primo livello.
Attualmente sono l'unico istruttore certificato WHM residente in Italia, per altre informazioni consiglio di consultare il sito www.innerfitness.me oppure di contattarmi via email [email protected]

Nadia Clementi – [email protected]