Per la Cgil del Trentino può contribuire a consolidare la ripresa
Ianeselli: «Bene la nascita di nuove imprese, adesso si acceleri sul soggetto unico per l'analisi dei fabbisogni»
L'incremento di nuove imprese in Trentino, certificato dagli ultimi dati di Unioncamere così come l'aumento dei nuovi assunti è un'ulteriore conferma che in provincia è in atto una ripresa economica.
«La questione – secondo il segretario generale della Cgil del Trentino - è se e quanto questa risalita è fragile e come consolidarla per evitare che si esaurisca nel breve termine.»
Per Franco Ianeselli, in questo quadro ancora incerto, è necessario migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, favorendo al meglio l'incontro tra domanda e offerta di occupazione, evitando che questi segnali positivi si disperdano.
«Un passaggio fondamentale è rendere più efficace l'analisi delle professioni richieste dalle imprese, con un'analisi strutturata ed efficace dei fabbisogni occupazionali. Un obiettivo che si raggiunge creando una soggetto unitario, dotato di risorse umane e finanziarie adeguate.»
Il Trentino non parte da zero: una pluralità di realtà già svolge questa attività, ma con risultati non sempre all'altezza.
«Oggi l'analisi dei fabbisogni è polverizzata nelle competenze di più soggetti. E' invece indispensabile unificare per accrescerne l'efficienza e, dunque, affinare gli strumenti di orientamento e gli interventi di politiche attive», sostiene Ianeselli che rilancia anche sulla necessità di investire con maggiore determinazione sulla certificazione delle competenze, «affinché le esperienze maturate non si disperdano, ma costituiscano un importante punto di partenza riconosciuto sia per chi entra per la prima volta nel mercato del lavoro, sia per chi è in una fase di transizione e deve trovare una nuova occupazione».