Giornate europee del patrimonio, programma di attività del MUSE

Sabato 24 e domenica 25 settembre al museo più amato dagli italiani si parlerà di accessibilità per tutti, dei contenuti e degli spazi

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Da pochi giorni, il MUSE Museo delle Scienze di Trento si è scoperto tra i dieci musei più amati dagli italiani (e non solo).
E’ la prima volta che un museo scientifico riesce a conquistare la top ten della classifica annuale stilata dal portale di viaggi più grande al mondo.
Ora, sabato 24 e domenica 25 settembre, il MUSE partecipa alle Giornate europee del patrimonio - racconto corale che promuove la ricchezza e la dimensione «diffusa» del Patrimonio culturale nazionale, da quello più noto dei grandi musei alle eccellenze meno conosciute - con uno speciale programma che, nel rispetto della cultura dell'accoglienza e dell'accessibilità, si rivolge a sordi e non vedenti.
Le Giornate europee del patrimonio sono una manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee.
Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana.
 
All’iniziativa aderiscono moltissimi luoghi della cultura statali e non, come musei civici, comuni, gallerie, fondazioni e associazioni private, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata, con un calendario che spesso arriva a sfiorare i mille eventi.
Tra questi, le speciali visite guidate al MUSE che vanno ad aggiungersi alle attività da programma sempre disponibili e che si focalizzano sui «pezzi forti» del museo progettato da Renzo Piano: la meraviglia della Serra Tropicale Montana, un vera e propria green house, scrigno della biodiversità delle foreste pluviali africane, la sezione dedicata al racconto della storia ed evoluzione della vita, approfondita nel museo grazie a un ampio allestimento.
Il percorso del museo di accessibilità alle sue collezioni per pubblico sordo e non vedente è sviluppato in collaborazione con IRIFOR del Trentino e Associazione Abc Onlus.
Fino al 26 giugno 2017 il MUSE ospita inoltre la grande mostra Estinzioni.


 
Storie di catastrofi e altre opportunità, ambizioso progetto che mette in dialogo le ricerche e le riflessioni sulla sesta estinzione di massa - ovvero la crisi ecologica che stiamo vivendo - con le dinamiche che hanno caratterizzato le cinque grandi estinzioni paleontologiche avvenute negli ultimi 500 milioni di anni.
Il progetto nasce da un importante lavoro di ricerca e selezione dei più significativi reperti originali di vertebrati estinti in tempi storici preservati presso i musei italiani (Torino, Roma, Firenze, Ferrara, Treviso, Voghera, Padova, Verona e Trento): dallo scheletro di un grande dinosauro sauropode (l’unico di questo tipo esposto in un museo italiano) che accoglierà il pubblico all’ingresso della mostra, al celebre cranio di Homo neanderthalensis «Guattari I», il più completo preservato nel nostro paese.
Il repertorio di reperti esposti - tutti originali - con le storie che si celano dietro ognuno di essi, permetterà di conoscere il destino delle specie più carismatiche ormai scomparse e di addentrarsi fra le pieghe di vicende meno note, ma altrettanto illuminanti.
Curatori della mostra: Massimo Bernardi (MUSE), Michele Menegon (MUSE), Alessandra Pallaveri (MUSE) e Telmo Pievani.