Venerdì al S. Marco «Palcoscenico Trentino» premia i vincitori
La consegna del Premio «Mario Roat» sarà preceduta dallo spettacolo «Fahrenheit 2019» degli gli studenti/attori dell’Istituto Tecnologico Buonarroti di Trento
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L'edizione 2019 della Rassegna provinciale di Teatro amatoriale «Palcoscenico trentino» organizzata dalla Co.F.As. si concluderà venerdì 29 novembre a Trento al Teatro S. Marco con la premiazione dei vincitori del Concorso Premio Mario Roat.
La lettura del triplice verdetto espresso dalla Giuria degli esperti, dalla Giuria dei Giovani e dal Pubblico, sarà anticipata dalla messa in scena dello spettacolo fuori concorso «Fahrenheit 2019», scelto fra quelli che hanno partecipato nel maggio scorso al 23° Meeting «La scuola a teatro» promosso dalla Co.F.As.. Si tratta di un testo di Ilaria Andaloro e Fabio Gaccioli che ne hanno curato anche l’adattamento scenico e la regia.
In una società immaginaria collocata in un futuro distopico, che non sembra, per la verità, poi così lontana, i libri non vengono più letti, poiché ciò costituisce un crimine.
Vengono invece bruciati da un rigido corpo di pompieri asserviti al sistema, pronti a denunciare e arrestare qualsiasi ribelle colpevole del «reato di lettura».
In questo scenario poco rassicurante sono pochi a possedere materiale cartaceo nelle proprie case, mentre la maggior parte della popolazione è succube della televisione e della radio, strumenti con i quali la dittatura diffonde la propria ideologia, calpestando la volontà dell’essere umano di preservare la sua libertà di pensiero.
Lo spettacolo si ispira al noto romanzo di fantascienza Fahrenheit 451, scritto da Ray Bradbury, edito in Italia nel 1953 con il titolo Gli anni della fenice, e trae suggestioni anche dall’omonimo visionario film di François Truffaut del 1966.
«Lavorare su questi testi, sia quello letterario che quello cinematografico – affermano gli studenti del Buonarroti – ci ha permesso di riflettere su alcune tematiche che sentiamo calde, quali il ruolo e l’importanza della lettura.
«L’influenza dei mass-media sulla libertà individuale nella società contemporanea; la pericolosità delle dittature totalitarie; l’assuefazione impassibile alla quotidianità; la necessità di preservare la propria umanità nella desertificazione emotiva e, soprattutto, l’eterna potenza sovversiva e vitale della cultura.»
Gli studenti sono stati coordinati nel lavoro di allestimento dello spettacolo dalle insegnanti Silvana Lucia Convertini e Serena Perini.
Venerdì 26 novembre al Teatro S. Marco saranno in scena Dritan Bajrami, Francesco Bocchetti, Tariq Ali Ethisham, Jhosue Garcia Carrera, Alessia Pisoni, Michelle Rizzon, Martina Rosè, Racha Soufiani, Gaia Tamarazzo, Gloria Sofia Tasin, Anita Tavernini, Samantha Tosuni, Ester Trenti, Manuel Turcano ed Erik Zuccatti. Le luci e le musiche sono state curate da Esteban Bellofiore e Giovanni Battista Rinaldi.
Al termine della rappresentazione, che avrà inizio alle 20.45, si terrà la cerimonia di premiazione.