Storie di donne, letteratura di genere/ 114 – Di Luciana Grillo
Nell Dunn, «È la vita, Joy» – Questo romanzo, pubblicato nel Regno Unito nel 1967 e in Italia solo qualche mese fa, si legge velocemente e lascia un segno profondo
Titolo: È la vita, Joy
Autrice: Dunn Nell
Traduzione: Marinella Magrì
Editore: Sonzogno 2015 (collana Bittersweet)
Pagine: 126, brossura
Prezzo di copertina: € 15
Questo romanzo di Nell Dunn, pubblicato nel Regno Unito nel 1967 e in Italia solo qualche mese fa, si legge velocemente e lascia un segno profondo.
La protagonista, Joy, è poco più che ventenne; ha un mondo interiore fatto di sogni e di desideri che non realizzerà: «I sogni sono tutto quello che hai, la vita si riduce a questo, in realtà, una lunga sfilza di desideri che non si avverano mai…».
Gli amori che la coinvolgono sono per così dire «casuali»: il marito Tom, di professione ladro, l’amante Dave, anche lui ladro, entrambi destinati a passare alcuni anni dietro le sbarre.
Poi ci sono gli altri, gli uomini di un incontro, che per Joy diventano termini di paragone e fonte di poveri guadagni.
C’è anche il lavoro di barista, quello di modella, mentre permane il sogno di una casa con pareti colorate e tendine alle finestre.
Manca del tutto la famiglia, a parte la zia Emm, anche lei confusa e spesso depressa… «Voglio fare tante di quelle cose…non so cosa voglio davvero, sono così confusa che non so nemmeno cosa voglio…».
Unico legame vero, forte e tenero, è quello fra Joy e il figlio Jonny, un bimbo che la fa sorridere, la bacia e l’abbraccia, la chiama mammina e le stringe la mano con fiducia.
Cosa non farebbe per il suo cucciolo!
«Ho il mio Jonny, e ciò che provo per il mio Jonny non potrei mai dirlo a parole, ma un bambino…un bambino desideri condividerlo, non puoi vivere da sola con un bambino…».
Eppure Joy è condannata alla solitudine, a incontri che lasciano il tempo che trovano, a tentativi mai riusciti di cambiamento.
Sembra che l’autrice non riesca a sperare nel riscatto, sembra che per Joy non ci sia possibilità alcuna di serenità, di armonia, nonostante la musica sia sempre il sottofondo delle sue giornate.
Ancora una volta la casa editrice Sonzogno propone un romanzo di qualità, interessante e ben scritto, affascinante ed evocativo… leggendo la storia di Joy non ho potuto fare a meno di pensare al personaggio cinematografico di «Irma la dolce», interpretato magistralmente da Shirley Maclaine.
Luciana Grillo
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