«4-5-6» porta al Cuminetti la comicità abrasiva di Mattia Torre

«Tendenze Prosa» proseguirà il 14 e il 15 aprile a Trento con uno spettacolo che racconta la famiglia come avamposto della nostra arretratezza culturale

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Scritto e diretto dal drammaturgo e regista romano Mattia Torre, «456» è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto.
Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti e nervosi. Si lanciano accuse e, mentre rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano e pregano.
Si odiano, e ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile possa esserci al mondo.
E tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro.
Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.
 
«Lo spettacolo – scrive Mattia Torre nelle note di regia – nasce dall’idea che l’Italia non è un paese, ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale, morale, politica, l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri.
«Per precarietà, incertezza, diffidenza e paura; per mancanza di comuni aspirazioni. In ogni caso siamo soli, e siamo in lotta.
«È una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia - che pure dovrebbe essere il nucleo protettivo e aggregante, di difesa dell’individuo - nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l’ostilità nei confronti degli altri, il cinismo, la paura.»
 
«456» concentra in settanta minuti una presa diretta della realtà, di cui propone un’indagine sociologica sferzante, ma di spiazzante comicità. Racconta la famiglia come avamposto della nostra arretratezza culturale in un Sud reinventato, con uno sguardo abrasivo che mescola vari piani, passando dal gioco alla riflessione profonda.
Sono in scena Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri e Cristina Pellegrino, con la partecipazione di Michele Nani. Ha collaborato con Mattia Torre alla scrittura del testo Massimo De Lorenzo; le scene sono di Francesco Ghisu, i costumi di Mimma Montorselli e Luca Barbati ha realizzato il disegno delle luci.
Dallo spettacolo sono stati tratti il libro «456 Morte alla famiglia», edito da Dalai, e l'omonimo sequel televisivo andato in onda su La7 all’interno del programma «The show must go off» di Serena Dandini, dove ogni episodio racconta un frammento di realtà, divertente e ironico ma, allo stesso tempo, tragico e drammaticamente attuale.