Il GEOMuseo Redagno espone nuovi reperti del Bletterbach

La vertebra di un sauro marino, fossili di conifere e ginkgo, impronte di sauri: sono alcuni dei nuovi reperti della mostra permanente del GEOMuseo

La gola del Bletterbach - Foto Vito Zingerle - Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige.
 
Nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia autonoma di Bolzano, negli scorsi anni il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige e il MUSE di Trento hanno potuto studiare con attenzione reperti fossili provenienti dalla Gola del Bletterbach.
I più significativi tra essi integrano ora la mostra permanente del GEOMuseo Redagno, riallestita in occasione del decennale del GEOPARC Bletterbach.
Entrambe le istituzioni sono strettamente legate sia a livello scientifico che amministrativo.
«Siamo soddisfatti della riuscita collaborazione tra Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige e GEOPARC», sottolineano il direttore del Museo di Scienze Naturali Vito Zingerle e il presidente del GEOPARC Bletterbach Peter Daldos.
Negli ultimi anni essa è stata rafforzata e ampliata, comprendendo non solo la supervisione scientifica di questo sito Patrimonio Mondiale UNESCO, ma anche la formazione delle guide del GEOPARC e l'accompagnamento di gruppi internazionali di ricercatrici e ricercatori.

Tra i nuovi reperti esposti al GEOMuseo di Redagno si trovano la più antica vertebra di ittiosauro finora ritrovata nelle Dolomiti, risalente al periodo Triassico, ovvero a 250 milioni di anni fa, calchi degli antenati del ginkgo e fossili di conifere del Permiano (260 milioni di anni fa).
«Vi è inoltre anche l'orma di un arcosauro, gruppo di rettili da cui sono nati poi i dinosauri», spiega la paleontologa del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige Evelyn Kustatscher.
«Si può a buon diritto affermare che il GEOMuseo custodisce i tesori del Bletterbach, tanto più che i nuovi ritrovamenti si aggiungono ad altri fossili già esposti: ad esempio la lastra con 27 calchi di pesci, ritrovati nella parte più interna della Gola», sottolinea Kustatscher.
La collaborazione tra Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, MUSE di Trento e GEOPARC ha permesso anche di aggiornare i pannelli del GEOMuseo con le nuove conoscenze scientifiche e di proporli, oltre che in italiano e in tedesco, anche in inglese.
Il GEOMuseo ha sede nella Casa Peter Rosegger a Redagno/Aldino e si può visitare ogni giorno fino al 31 ottobre in orario 9.30-18.