M° Ben. Dario Tarabelli, 50 anni sul tatami – Di Daniela Larentis

Il «padre» del judo trentino ha dedicato una vita a questo sport, passione condivisa anche dai figli – Moltissimi gli allievi ed ex allievi che verranno a festeggiarlo

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Sabato 1 settembre, dalle ore 16 alle ore 18, presso la palestra basket dello stabile Manazzon di via Fogazzaro 4 a Trento, si svolgerà una grande festa dedicata a colui che in più occasioni è stato definito il «padre» del judo trentino: stiamo parlando del M° Ben. Dario Tarabelli, cintura biancorossa di judo, il quale a breve verrà raggiunto da moltissimi allievi ed ex allievi, familiari e amici, persone che lo aspetteranno nello storico dojo di via Fogazzaro per festeggiare con lui il grande traguardo dei 50 anni spesi sul tatami.
Saranno presenti numerose autorità provinciali, fra cui l'Assessore alla salute, politiche sociali e Sport Luca Zeni, la Presidente del Coni Paola Mora, l'ex Presidente Giorgio Torgler, il Vicepresidente Gilberto Gozzer (Presidente del Comitato Provinciale Trento FIJLKAM).
 
Il Maestro da giovane aveva lavorato in fabbrica e si era dedicato alla bicicletta, affrontando diverse gare in ambito regionale e ottenendo ottimi piazzamenti. Si era inoltre cimentato nel pugilato, anche se per un brevissimo periodo, per poi innamorarsi perdutamente, dopo aver messo piede quasi casualmente nel Dojo del M° Salonia, a Bolzano, del judo, uno sport che si è poi trasformato negli anni nella sua stessa ragione di vita.
 

 
Correva l’anno 1956 e da quel momento in poi, cintura dopo cintura, è arrivato a ottenere nel 1962 la cintura verde e nello stesso anno, dopo essersi recato per ragioni di lavoro in Svizzera, la cintura nera 1° DAN.
Nel 1964 è stato inoltre scelto quale membro della squadra nazionale svizzera per partecipare alle olimpiadi di Tokio (proprio in quell’anno il judo è entrato a far parte delle discipline olimpiche), ma non ha potuto partecipare per motivi personali, inerenti alla famiglia.
È stato lui a fondare nel lontano 1968 la prima palestra della nostra provincia, con sede a Trento, e da allora, fino allo scorso anno, non è passato giorno senza che lui venisse puntualmente sul tatami per seguire con amorevole fermezza i suoi ragazzi.
La famiglia gli è sempre rimasta accanto, la moglie Dina lo ha sempre sostenuto. Ad affiancarlo negli anni i figli: Giovanni Tarabelli, maestro di judo 5° DAN, e Angelica Tarabelli, maestra di ju jitsu 5° DAN, istruttrice di judo 4° DAN e istruttrice 3° liv. di MGA, nonché fiduciaria ju-jitsu Comitato Fijlkam per la provincia di Trento.
 

 
Molti sono gli atleti che sono stati suoi allievi e che si sono lasciati contagiare dal suo entusiasmo per questa bellissima disciplina. In 50 anni di attività nella nostra città, oltre duecento sono state le cinture nere di judo e jujitsu diplomate nel dojo Tarabelli, come diversi sono stati gli arbitri e gli insegnanti tecnici che si sono formati grazie al Maestro Dario.
Ci racconta Angelica Tarabelli a questo proposito, ricordando alcuni di loro: «Tra i primi atleti vorrei citare: Francesco Hartmann, Oscar Bolfelli, Giorgio Fachinelli, Umberto Knicz, Paolo Mini, Marco Zanier, Mariagrazia Canella, Olivo Amistadi,  Nadia Lorenzato, Gilberto Gozzer, Luca Valentini e Manuel Sosi, William Gomez, Ercole Rossi, Roberto Pilara, Stefano Braido, i fratelli Tomatis, Pilati, Danieli, Guarino, Natali, Postai, Zanlucchi, Bellini, Trentinaglia, Boschetti, Rozzi, Manco, Caramanica, Antonella Manoni, Tamara Dalponte , Lorenzo Rossi, Manuela Dalpozzo.
«Ce ne sarebbero molti altri, non basterebbe un’ora per elencarli tutti! Tantissimi fra loro arrivarono sul podio, altri magari lo sfiorarono, ma disputarono gare importanti anche a livello regionale, interregionale ed europeo.
«Erano sempre seguiti dal loro Maestro, chi non si ricorda la voce del M° Dario durante le gare? Tutte le domeniche ce n’era una in qualche parte d’Italia e la sua voce possente tuonava mentre si combatteva, i suoi urli, la sua energia, la sua sete di giustizia nel riconoscere il merito anche quando c’era stata una diversa valutazione, resteranno nei ricordi di molti.»
 

 
Un breve cenno sull’arte marziale del judo, fondata in Giappone da Jigoro Kano nell’Ottocento; si narra che ebbe origine dall’antica arte del Ju Jitsu (che i Samurai impararono al fine di annientare i nemici, rendendoli inoffensivi senza dover ricorrere all’uso delle armi).
Il termine Judo è composto da due caratteri giapponesi, il cui significato è cedevolezza e via, si tratta quindi di un metodo di difesa personale che insegna proprio a non opporsi al nemico, ma a sfruttare la sua forza, direzionandola a proprio favore.
 
Tornando al Maestro Ben. Dario Tarabelli, come sottolinea la figlia Angelica, «non è stato solo maestro di judo e di vita, ma anche un attivissimo e fortissimo agonista fino al 2008.
«Fino ai 73 anni ha combattuto e ottenuto ottimi risultati in campo europeo e mondiale, ricordiamo i piazzamenti raggiunti negli ultimi anni di gare a livello internazionale: nel 2004 è secondo classificato a Vienna nel Campionato Mondiale Master; nel 2005 terzo classificato in Francia; nel 2006 terzo classificato in Canada; nel 2007 terzo classificato in Brasile; nel 2008 terzo classificato in Belgio. Sempre nel 2008 è primo classificato in Germania al Campionato Europeo Master e nello stesso anno primo classificato in Italia al Campionato Mondiale Master.»
 
Un caro augurio al Maestro Ben. Dario Tarabelli anche da noi, molti saranno oggi sul tatami a ringraziarlo e a ricordarlo con immutato affetto.
 
Daniela Larentis – [email protected]