Ucraina: l’abbattimento dell’aereo malese potrebbe imprimere una volta congiunta

Resta la vergogna delle telefonate dei presunti «separatisti» che si vantavano di aver abbattuto il boeing di linea

Secondo quanto ci riferisce il nostro corrispondente da Kiev, Giovanni Cunegatti, i capi delle milizie dei «separatisti» si sarebbero vantati ieri di aver abbattuto l’aereo civile che sorvolava la zona di confine tra Russia e Ucraina.
Questo è anche quanto viene riportato dalla stampa locale.
Anche se è assai probabile che si tratti di millantato credito (o meglio discredito), l’atteggiamento è assai significativo del modus operandi delle milizie cosiddette separatiste.
«Le bande dei separatisti – riferisce Cunegatti, – sono composte da quanto di peggio si possa immaginare. Gente senza terra, prezzolati, disadattati e banditi da strada.
«Un mio amico – prosegue, – che è direttore generale di Unicredito Ucraina, mi ha detto che come prima operazione politica i separatisti hanno sequestrato i furgoni blindati per i trasporti valori che giravano in Crimea carichi di soldi. La scusa è che erano blindati, ma non hanno mai restituito i valori»
 
L’atmosfera che si respira in Ucraina non è così serena neanche nei confronti dell’Europa.
Sanno che alcuni paesi stanno con loro e che altri sono con la Russia, come ad esempio – per fare nomi – la stessa Ministro degli Esteri italiana Mogherini.
Ovviamente qui non si tratta di stare da una parte o dall’latra, ma di far sì che la situazione torni alla normalità nel più breve tempo possibile perché, come abbiamo visto ieri con l’abbattimento del Boeing 777, a rimetterci sono sempre gli innocenti.
Risulta assolutamente indispensabile un incontro delle parti con la volontà reale di giungere a un accordo condiviso, ma a questo punto non va scartata neppure l’ipotesi di un atto di forza congiunto per consentire la ripresa del controllo della situazione.