Scomparsa di Anna Proclemer – Il ricordo di Pacher e Andreatta
Entrambi ebbero modo da conoscerla da sindaco e non la dimenticarono più
Noi ne avevamo parlato ieri, riportando un aneddoto legato al nostro direttore (vedi).
Ora è la volta del presidente della Provincia Alberto Pacher e del sindaco di Trento Alessandro Andreatta.
«Ci ha lasciati una grande professionista, che ha saputo, attraverso la sua arte ed il suo amore per il teatro, diventare ambasciatrice della sua terra d'origine e dei suoi valori.»
Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher ricorda Anna Proclemer, l'attrice trentina spentasi la scorsa notte nella sua casa romana all'età di 89 anni.
«Conservo di lei un ricordo nitido e ancora carico di emozione – ha aggiunto Pacher – perché il trionfo che le tributò la sua città nel 2000, quando per l'inaugurazione del rinnovato Teatro Sociale recitò l'immortale storia d'amore fra Paolo e Francesca così come la raccontò Dante nel quinto canto dell'Inferno, fu grande, colmo di affetto e di orgoglio.
«In quell'occasione, da sindaco di Trento, le consegnai il sigillo della città, per ringraziarla del suo essere stata capace di affermarsi ai più alti livelli artistici, divenendo un patrimonio per la cultura italiana e internazionale.»
«Con la scomparsa di Anna Proclemer il teatro italiano perde una della sue interpreti più eleganti e colte e la nostra città perde una delle sue figlie che più hanno dato lustro al suo nome in campo artistico e culturale.»
È con queste parole che il sindaco Alessandro Andreatta ricorda Anna Proclemer ed esprime cordoglio per la sua scomparsa avvenuta mercoledì notte a Roma.
Pur essendo andata via giovanissima da Trento il legame tra l'attrice e la città è stato sempre molto vivo e ha trovato conferma e ulteriore forza in occasione dell'inaugurazione del rinnovato teatro Sociale, il 22 giugno del 2000.
«Riaprire il teatro della nostra città dopo un restauro ventennale era un'occasione speciale, di grande valore non solo culturale, ma anche simbolico e non poteva essere onorata in modo migliore che con una grande personalità come la sua, che con il suo talento e il suo lungo itinerario artistico ed esistenziale ha contribuito a far crescere il teatro italiano e a far conoscere l'essenza più autentica dei nostri valori.
«Allora con la sua indimenticabile e appassionata interpretazione sul palcoscenico di un rinnovato Sociale restituì simbolicamente alla città il suo teatro e alla nostra comunità una nuova voglia di appassionarsi a questa arte antica.
«Se tredici anni fa questo forte legame tra la città e l'attrice ha trovato conferma nella decisione di attribuirle il Sigillo della città, oggi e nel futuro questo legame verrà ancora una volta onorato. Con l'assessore Lucia Maestri a breve individueremo la migliore modalità con cui ricordarla e mantenere viva la vicinanza della città con questa sua illustre figlia.»