Due intense mattinate a teatro «per non cadere NELLA RETE»

E' il terzo dei quattro appuntamenti in cartellone e avrà per protagonista la Compagnia «Teatro del Buratto»

«NELLA RETE» è una scrittura scenica che Renata Coluccini ha realizzato con la consulenza scientifica di Alessandro Calderoni e Mauro Cristoforetti.
Lo spettacolo, particolarmente adatto ad un pubblico dagli 11 ai 17 anni , è la seconda tappa del progetto «Giovani e nuove dipendenze» iniziato nel 2011 con «Binge Drinking» e dedicato al mondo giovanile degli adolescenti e dei pre-adolescenti.
 
Dopo aver indagato nel precedente spettacolo il tema dell’abuso di alcol, con «Nella rete» il «Teatro del Buratto» affronta ora il tema dell’uso e abuso della rete internet.
Argomento tristemente e pericolosamente attuale.
 
Lo spettacolo racconta in modo parallelo e sincrono tre storie, quelle di tre adolescenti – due ragazze e un ragazzo – che frequentano il liceo. Tre personalità diverse, tre modi di vivere la stessa esperienza.
La rete è il loro mondo, il loro modo di camminare nella realtà. E nella rete sono i sentono a loro agio.
 
Per i ragazzi gli iPhone, Facebook, Twitter, Whatsapp, i social network e la rete costituiscono un habitat che appare loro senza insidie e in cui si muovono sicuri.
Nascosti dallo schermo si aprono, si confidano, si sentono illusoriamente intoccabili.
 
E così le barriere d’attenzione, spesso, cadono e nelle stanze virtuali si può sperimentare la propria identità in tutte le sue sfumature, si può cambiare, inventarsi continuamente.
Tre storie che si intrecciano nella vita reale e in quella virtuale: Giulio (Stefano Panzeri) è un ragazzo timido, a scuola viene preso in giro, ma nella rete si trasforma, si inventa mille identità, da vittima diventa carnefice.
 
Francesca (Ylenia Santo) è carina, ha un ragazzo, e pensa di gratificarlo mandandogli delle sue foto, foto intime.
Ma quando le foto finiscono in rete, lei si sente finita.
E poi c'è Elena (Elisa Canfora), la blogger, che nella rete si perde per intere notti, si protegge nell’anonimato, conosce e vede quello che accade agli altri.
Nella delicata costruzione dello spettacolo, nel confronto tra le storie «teatrali» e quelle reali, la regista Renata Coluccini si è avvalsa della consulenza scientifica di Alessandro Calderoni, giornalista, formatore e co-ideatore del progetto di aiuto on-line Zheng (www.zhengunamico.it) e di Mauro Cristoforetti, responsabile dell’Area Nuovi Media della cooperativa E.D.I. – Educazione ai Diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza.
 
Le recite saranno seguite da un dibattito di approfondimento con gli esperti della Cooperativa, partner privilegiato di Save the Children nella progettazione e nell'esecuzione della attività formative con cui condivide finalità e metodologie.
Saranno trattate alcune problematiche di grande attualità quali cyberbullismo, sexting e privacy.
Si cercherà in questo modo di mettere in guardia dai rischi connessi all'uso dei muovi media e di favorire l'acquisizione di strumenti atti a gestire le situazioni di rischio.