Giovedì 27 febbraio 2020, all'Auditorium Melotti di Rovereto

«Io non sono un gabbiano»: la compagnia Oyes guarda a Čechov per esplorare i delicati equilibri dell’animo umano

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Proseguono gli appuntamenti con le Altre Tendenze del Centro Servizi Culturali S. Chiara. La rassegna torna giovedì 27 febbraio (ore 21) a Rovereto, all’Auditorium Fausto Melotti, con «Io non sono un gabbiano», spettacolo che riprende l’opera del drammaturgo russo Anton Čechov, ideato e diretto da Stefano Cordella.
Portato in scena dalla compagnia milanese Oyes, Io non sono un gabbiano è interpretato da Daniele Crasti, Francesco Meola, Dario Merlini, Claudia Gambino, Dario Sansalone, Umberto Terruso, Camilla Violante Scheller e Fabio Zulli.

Dopo il successo di «Vania», la compagnia milanese Oyes guarda ancora al drammaturgo russo Čechov per esplorare i delicati equilibri dell’animo umano, attraverso un’opera che lo stesso Čechov, nel presentare il lavoro al suo editore nel 1896, definì come «una commedia con poca azione e un quintale d’amore».
Io non sono un gabbiano è una rivisitazione contemporanea del testo classico, dove è sempre l’amore a dominare le relazioni e i conflitti tra i personaggi, un amore inquinato dal bisogno di essere considerati e apprezzati, tra narcisismo e rappresentazione, un amore performativo che reclama attenzione e originalità.

Lo spettacolo si apre con il funerale di Arkadina, e con la comunità riunita per ricordare la grande attrice. Le orazioni di amici e parenti assumono così l’aspetto di performance artistiche, dato che quasi tutti i partecipanti sono, o si sentono, artisti.
Tutto diventa performance: dalle più semplici dichiarazioni d’amore fino al momento della morte, ultimo grande show.
Sembra che i personaggi di questa commedia facciano di tutto per non essere felici, quasi come se ci fosse una inesorabile tensione al fallimento. In quadri spietatamente tragicomici, resta a salvarli solo la consapevolezza, la capacità di sopportare, mettendo da parte quei sogni di gloria così tremendamente vivi in gioventù.

La compagnia Oyes è nata nel 2010 attorno a un nucleo di attori diplomati all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Da subito la compagnia si è concentrata sulle crepe e le aporie che si possono osservare nella società, punti di partenza per la creazione di drammaturgie originali, sviluppate collettivamente attraverso scritture sceniche e improvvisazioni.
Nel 2018 la compagnia Oyesha vinto il Premio Hystrio Iceberg come migliore compagnia emergente italiana.
Biglietti in prevendita su www.primiallaprima.it (acquistabili fino alle ore 19 del giorno dell’evento).

Il Centro Servizi Culturali S.Chiara adotta le precauzione previste per il coronavirus. In conseguenza dell’Ordinanza n. A001/2020/122695/1 e delle sue implicazioni sull’attività ordinaria dei locali di pubblico spettacolo gestiti dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, la programmazione degli spettacoli potrà risentire di limitazioni di afflusso.
La capienza prevista per l'Auditorium Melotti di Rovereto è stata pertanto ricalcolata in 194 spettatori.