Confagricoltura: In Cina quanto vino si produce?
Si tratta di un colosso quanto a mercato potenziale, ma anche un possibile produttore dalle capacità imprevedibili
Cina, il peso del colosso si fa sentire anche nel mondo del vino.
Come mercato vastissimo da conquistare o come possibile e temibile concorrente se volesse esprimere il suo potenziale produttivo.
Un potenziale davvero esplosivo una volta liberato appieno, in grado di far saltare, forse, gli equilibri del mercato internazionale, considerati anche i bassi costi della manodopera.
I dati riguardanti la superficie vitata e i vitigni coltivati sono al momento «stime approssimative», ma le informazioni di importatori e distributori, come riporta L’informatore agrario N. 6 del 2016, possono contribuire a far calare un po’ il velo sul futuro della produzione vitivinicola nel Paese del Sol Levante.
Le statistiche ufficiali cinesi indicano in oltre 750 mila ettari la superficie investita a vigneti, la maggior parte dei quali destinata a uva da tavola.
Alla produzione di vino è destinata solo una quota di 100 ettari che è però in crescita tendenziale.
Tra l’uva da vino i vitigni a bacca rossa rappresentano l’80% delle superficie con netta prevalenza del Cabernet Sauvignon (60%) seguito da Cabernet Gernischt mentre per i vitigni a bacca bianca il più diffuso, che vale metà delle superfici vitate, è lo Chardonnay. La resa media delle uva ad ettaro si aggira sulle 12 tonnellate.
La Shangdong è la regione vitivinicola più importante, vicina al Mar Giallo nella parte settentrionale del Paese.
Altre zone vocate si trovano nella regione nordorientale, tra le colline ai piedi della catena montuosa Changbai e le valli circostanti, oppure nella Shacheng a nord della Grande Muraglia, vicino Pechino.
È coltivata a vigneti anche la regione del Quingxu nella zona montuosa della parte nordoccidentale della provincia di Shanxi, la zona dello Huang He che comprende i territori attraversati dal Fiume Giallo.