In un'interrogazione del PDL, la consigliera Francesca Gerosa invita il sindaco Andreatta a ripensarci
Questo è il testo
dell'interrogazione presentata al Presidente del Consiglio Comunale
Renato Pegoretti dal PDL su iniziativa della Consigliera Francesca
Gerosa, con la quale si chiede una risposta orale, per verificare
se sia possibile un ripensamento.
Con legge Provinciale del 12 marzo 2002
n.4 «Nuovo ordinamento dei servizi socio-educativi per la prima
infanzia», la Provincia tra le sue finalità stabilisce quella di
«facilitare la conciliazione delle scelte professionali e familiari
di entrambi i genitori e un'equa ripartizione delle responsabilità
genitoriali tra donne e uomini in un quadro di pari
opportunità».
In coerenza con quanto previsto da questa legge, il sistema dei
servizi socio educativi per la prima infanzia del Comune di Trento
concorre, come si legge apertamente sul sito del Comune, alla
«realizzazione di politiche di pari opportunità fra uomini e donne
in relazione all'inserimento nel mercato del lavoro e alla
conciliazione dei tempi di vita dei genitori…».
Tutto questo impegno va poi inserito all'interno di una cornice,
quella ben delineata all'interno del Libro Bianco, dove la
Provincia si impegna a dare priorità alla risoluzione del problema
della conciliazione dei tempi famiglia-lavoro.
Il Comune di Trento con determina dirigenziale stabilisce ogni anno
il calendario di chiusura dei nidi di infanzia.
In previsione della festa del Patrono della città, San Vigilio, che
cade il 26 giugno, per l'anno 2009-2010 (det. dirigenziale n.46 del
16.04.2009) è stata stabilita l'interruzione del servizio da lunedì
21 giugno a venerdì 25 giugno 2010, mentre per l'anno educativo in
corso 2010-2011 (det. dirigenziale n. 44 del 25.03.2010) da lunedì
20 giugno a domenica (?) 26 giugno 2011.
Un'intera settimana di interruzione del servizio per un unico
giorno di festa, un'intera settimana di festa che ha messo e
metterà in serie difficoltà i genitori di bambini in fascia 0-3
anni.
Con l'interruzione prolungata del servizio prima infanzia il Comune
di Trento in pieno contrasto con la realizzazione di politiche di
pari opportunità, obbliga almeno uno dei due genitori (le famiglie
si troveranno a decidere chi tra padre e madre dovrà/potrà
assentarsi dal lavoro) a prendere ferie per accudire i propri
figli, o peggio ancora, nell'impossibilità di assentarsi dal
lavoro, a ripiegare su costosi babysitteraggi occasionali.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta e il siondaco
per sapere:
1) Come mai gli uffici competenti in materia di
servizi alla prima infanzia hanno deciso in passato e anche per
l'anno in corso di chiudere le strutture un'intera settimana invece
che un solo giorno, il 26 giugno, provocando un enorme disagio a
tutti i genitori lavoratori costretti a prendere giorni di ferie o
a sostenere costose spese per l'accudimento dei propri figli.
2) Se l'Assessore competente non valuti opportuno
provvedere ad una modifica del calendario delle chiusure del
servizio nidi, nell'ottica di garantire ai cittadini lavoratori la
continuità nell'erogazione del servizio.
A norma di regolamento si chiede trattazione in aula.
Gerosa Francesca
Giuliano Nicola
Coradello Antonio
Merler Andrea
Trainotti Luca
De Eccher Manfred
Dalrì Paolo
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