Dietro le quinte del Festival di Sanremo – Di Nadia Clementi
Ne abbiamo parlato con i parrucchieri trentini di Clem Covi, che vi hanno lavorato
C’è un mondo da raccontare dietro le quinte dell’Ariston.
Prove, bellezza, acconciature, abiti, scongiuri, sorrisi, lacrime, fiori... Tutto quello che gli spettatori possono solo immaginare.
Da qualche anno Clem Covi, noto parrucchiere di Trento, presta il suo staff di collaboratori all’organizzazione del Festival di Sanremo.
Non è il primo trentino, sia ben chiaro, dato che anche lo staff che cura la bellezza delle modelle che posano per l’Adigetto.it, Massimo Romano e Carmela Belloburzo dello Studio Karma, l’ha fatto per anni. Ma si tratta pur sempre di prestazioni professionali di cui possiamo andare fieri.
Per questo abbiamo voluto intervistare anche lui, per farci raccontare come si vive oggi l’atmosfera preparatoria del Festival.
Da quanti anni partecipa al Festival di Sanremo?
«Sono ormai 8 anni.»
Quali le Vostre specifiche competenze?
Ho il compito di coordinare un gruppo di circa 50 addetti tra parrucchieri e truccatori. Mi reco con i miei collaboratori nei vari alberghi e nei camerini dove sono ospitati gli artisti e ne seguo personalmente il loro look, l’ acconciatura e il trucco.
Nei camerini e negli ambienti privati, come si avverte l’emozione degli artisti?
«Soprattutto i primi giorni c’è molta tensione, ma anche complicità, specie fra i giovani. Non dimentichiamo che è una competizione, essere un po’ tesi è del tutto normale. Dietro le quinte comunque, sono tutti molto disponibili e umani.»
Quali artisti avete conosciuto nel corso di questi anni?
«Credo quasi tutti, da Vasco Rossi a Lucio Dalla, dalla bellissima, bravissima Michelle Hunziker, sexy e umoristica, alla pazza e stregata Loredana Bertè, al noto presentatore Pippo Baudo, al grande e simpatico Bonolis, poi tanti altri e numerosi cantanti come Renga, Modà, Silvestri, ecc.»
Come sono dal vivo?
«Ne ricordo alcuni in particolare, come La Clerici che appare goffa nei suoi sontuosi vestiti, mentre dal vivo è magra e ha un viso che sembra di porcellana.
«Belen è la più allegra, spensierata e frivola, sicuramente la showgirl più gettonata. Ospiti, nella sua stanza addobbata di fiori e profumi, abbiamo avuto il privilegio di osservare da vicino il famoso tatuaggio a farfallina, che lei con naturalezza ha volutamente mostrato ai nostri occhi. Che dire... siamo rimasti paralizzati dalla seduzione di quel momento.»
«Molto lunatiche sono invece Paola Perego, la Parietti e Simona Ventura, visibilmente rifatte. Ostentano la loro bellezza con labbra carnose e viso particolarmente tirato, quasi a rinnegare il personaggio carismatico trasmesso in Tv.
«Scontrosi e narcisi appaiono i comici Teocoli e Crozza, quasi antagonisti ai ruoli che interpretano.
Come vivono l’attesa prima della loro esibizione?
«Molti artisti portano con sé amuleti di vario genere, i più strani e talvolta perfino ridicoli, per vincere l’emozione del palco.
«Ricordo il camerino di Anna Oxa, sembrava un mercato di pietre indiane, ciondoli a forma di corno e di animale. Ci confidò la sua fede buddhista e per devozione si esibì scalza.
«Altri, in particolare gli artisti uomini, abusano dell’alcool e di sostanze eccitanti prima di una loro performance, una tristezza!!
Fra i cantanti chi ricorda con particolare ammirazione?
«Zero Assoluto, Facchinetti, Milva (che è molto bella per la sua età ed è anche gentile e affettuosa), ma in particolare Fabrizio Moro con il quale siamo amici.
Non posso dimenticare le lacrime della Tatangelo per problemi alla voce, e tutti che correvano a consolarla come in una grande famiglia.
E chi di quest’ultimo Sanremo ricorda con particolare simpatia?
«Forse Chiara, per la sua autenticità, una cantante spontanea, innamorata della vita e della sua musica, come un po’ tutti comunque.
Due parole per commentare i conduttori Fazio e Littizzetto, come sono dietro le quinte, ironici, inquieti, antipatici...?
«Ironici sicuramente; ma mi ha colpito molto la loro grande umiltà, la loro semplicità.»
È successo qualche episodio inedito che vale la pena di rivelare? Qualche richiesta particolare o strana?
«La Littizzetto che era già innervosita da abiti scomodi, non voleva assolutamente che le acconciassi i capelli in maniera elaborata. Voleva una pettinatura semplice, assolutamente normale da tutti i giorni.»
Secondo Lei, questo le è stato suggerito da qualcuno o proprio perché lei è fatta così?
«È lei a decidere, assolutamente. Ha un carattere molto forte, deciso, anche se accomodante. Voleva apparire se stessa, al naturale, essere coerente con il suo personaggio, mai diva.
«È stato meno facile renderla più banale che crearle un’ acconciatura che la valorizzasse!
«Credo comunque che piaccia proprio per questo, la gente percepisce queste cose.
Come sono la coppia Fazio-Littizzetto dal vero?
«Sono come appaiono, molto affiatati, complementari. Lui è molto pacato, professionale, lei è come un piccolo folletto, molto irruente, irriverente. Ma tutti e due anche molto simpatici. La loro sintonia si avverte molto.»
Gli ospiti del Festival passano dalla vostra organizzazione?
«Sì, li ritocchiamo tutti, uomini compresi, soprattutto per l'effetto ripresa.
«Il trucco, talvolta eccessivo, è molto importante soprattutto per nascondere le imperfezioni.»
Dietro le quinte si ha l’impressione che possa essere già nota la classifica finale?
«Le mie impressioni, collaborando con loro, mi fanno dedurre che sia già nota la classifica, però potrei intuire male.»
Come viene scelto il pubblico di Sanremo?
«Negli ultimi anni si partecipa al Festival solo su invito.»
«Lavorare per il Festival, è un lavoro stressante, una collaborazione come altre, solo un impegno di prestigio o semplicemente un’opportunità di crescita?»
«Direi tutte quante insieme, anche se per me è equivalente al lavoro che svolgo quotidianamente in negozio.
«Io lì mi sento a casa, fra gente normale, dopotutto come ho detto prima sono otto anni che seguo San Remo.
«Se non fosse così non mi potrei concentrare su ciò che faccio e non potrei svolgere bene il mio lavoro.»
Anche oggi come un tempo prendete un piccolo rimborso spese, però in compenso ricevete buone mance?
«Se si calcola il lavoro, la responsabilità e lo stress, direi una cosa giusta. Quello che importa di più, comunque, non è l’aspetto economico, ma la possibilità di vivere un’esperienza prestigiosa e molto formativa.»
Infine, tornerebbe volentieri anche l’anno prossimo?
«Sì, per me è sempre una novità, una bella esperienza che mi piacerebbe continuare a vivere.»
Il Festival della Canzone italiana è per eccellenza l’appuntamento di musica leggera più famoso in Italia.
Occupare le poltroncine rosse del Teatro Ariston è un privilegio riservato a pochi, la sensazione è quella di far parte di un pubblico di elite, finalizzato e organizzato unicamente in funzione di un evento mediatico.
La sala e gli allestimenti appaiono ridimensionati rispetto a quanto visibile da casa, pertanto da spettatrice mi sento di dire che il Festival sia in platea che dietro le quinte non è che un magico show televisivo.
Nadia Clementi