Slc Cgil e Fistel Cisl sul lavoro precario a Trentino Network

«La perdita di lavoratori formati è un danno anche per l’azienda»

 
Di seguito il comunicato inviato alle redazioni da RSU Trentino Network.

I lavoratori di Trentino Network contestano la decisione della proprietà dell’azienda, la Provincia Autonoma di Trento, di non provvedere alla regolarizzazione di 4 lavoratori assunti a tempo determinato in scadenza di contratto.
Come conseguenza di questa situazione 2 di questi lavoratori hanno già perso il lavoro e gli altri lo perderanno nei prossimi mesi, dopo aver svolto le loro mansioni in una condizione di precariato da ormai 6 anni.
I lavoratori contestano fortemente questa scelta di natura meramente amministrativa/contabile che non tiene in nessun conto il valore aggiunto di tali lavoratori, che in questi anni hanno profuso impegno e competenze all’interno dell’azienda.
Trentino Network in questi anni ha investito su queste persone anche attraverso corsi di formazione e certificazioni. La perdita di questi lavoratori per Trentino Network rappresenterebbe non solo un danno in termini di capacità operativa dell’azienda ma anche uno spreco di denaro visto che gli investimenti profusi negli anni sui lavoratori andrebbero perduti.
 
Il management di Trentino Network ha più volte dichiarato ai sindacati la volontà di assumere e regolarizzare i contratti di questi lavoratori, ma le norme imposte dalla Provincia Autonoma non permettono di agire in tal senso.
Tali norme seconda l’azienda e la proprietà permettono invece di assumere altri lavoratori a tempo determinato, o peggio ancora a rincorrere in maniera sistematica all'utilizzo di consulenze e contratti nei confronti di ditte esterne.
Soluzione questa che i lavoratori ritengono lesiva dei diritti dei lavoratori ad oggi precari, e che dimostrerebbe una volta di più l’importanza di confermare gli attuali lavoratori.
I lavoratori nel mese di Giugno hanno richiesto formalmente un incontro con la proprietà, la Provincia Autonoma di Trento, nelle persone dell’assessore con delega alle reti di telecomunicazioni Mauro Gilmozzi, e dell’assessore al lavoro Alessandro Olivi.
Tale richiesta è caduta nel vuoto, la proprietà ad oggi non ha concesso tale momento di confronto. I lavoratori ritengo grave questo atteggiamento di scarsa attenzione, e in particolare il sottrarsi ad una dialettica di confronto costruttiva.
 
I lavoratori desiderano spiegare le proprie ragioni alla proprietà e dimostrare il danno che arrecherebbe il non regolarizzare i contratti di lavoro di questi lavorati.
Inoltre, dal 2016, i lavoratori di Trentino Network non percepiscono più il premio di risultato ed i dirigenti ed i quadri aziendali hanno visto venir meno il PDR ed una riduzione del MBO.
Tali scelte gestionali operate dal management della società sono frutto di una richiesta di rientro dei costi formulata dalla PAT, a fronte degli aumenti di livello e di stipendi erogati dall'Azienda alla fine del 2012 ad alcuni dipendenti, quando le direttive PAT in materia di personale avevano già previsto il blocco degli aumenti stessi.
Chiediamo quindi alla proprietà se condivida o meno il trattamento riservato ai precari in scadenza ed ai dipendenti a tempo indeterminato, visto e considerato che, gli uni si troveranno a breve senza lavoro e gli altri già si trovano a dover pagare di tasca propria a causa delle decisioni prese dal Consiglio di Amministrazione di Trentino Network e definite dalla stessa Provincia incongruenti ed inattuabili rispetto alle direttive emanate.
 
RSU Trentino Network