Fondo di solidarietà: dimensione territoriale, punto di forza

Cgil Cisl Uil del Trentino difendono la valenza dello strumento di welfare trentino e ne chiedono la piena operatività in tempi rapidi

«Il fondo di solidarietà territoriale è una grande opportunità per i lavoratori, per le imprese e per tutta la nostra comunità.»
Ne sono convinti i tre segretari di Cgil Cisl e Uil del Trentino che ribadiscono con forza la valenza del nuovo strumento di welfare territoriale di fronte alla scelta annunciata dall'Associazione artigiani di non aderire al fondo.
Una decisione che il sindacato non condivide, ma che non comprometterà l'operatività in tempi rapidi del fondo.
Cgil Cisl Uil del Trentino sottolineano che la dimensione territoriale è un valore aggiunto per questo strumento, previsto peraltro a livello nazionale dal Job Acts.
 
«La territorialità del nostro fondo è un punto di forza rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale e rispetto ai fondi nazionali - sostengono i tre segretari – in quanto ci permette di creare uno strumento tarato sulle reali esigenze del nostro mercato del lavoro e della nostra comunità.»
Fondamentale, inoltre la questione governance.
I tre segretari ribadiscono ancora una volta che le parti sociali trentine avranno un ruolo fondamentale nella gestione del fondo di solidarietà territoriale, al contrario dei fondi nazionali dove le scelte verranno gestite in maniera centralizzata.
Il fondo trentino, inoltre, consente di tutelare anche i lavoratori di realtà con meno di 5 dipendenti e le sue risorse potranno essere destinate anche a finanziare percorsi di riqualificazione, con vantaggio di tutto il tessuto economico locale.
Dunque sarà uno strumento importante anche per le politiche attive del lavoro, a differenza dei fondi nazionali.
 
«Se, comunque, gli Artigiani trentini ritengono più conveniente per loro conferire al fondo gestito a Roma, liberi di farlo. Siamo certi della valenza della scelta operata in Trentino e non escludiamo che anche l'Associazione del presidente De Laurentis torni sui suoi passi quando le cifre del fondo potranno dimostrarlo.»
Per questa ragione Cgil Cisl Uil del Trentino chiedono compatte che si parta il prima possibile.
Parallelamente ribadiscono la necessità di dare piena operatività anche a Sanifonds, con l'adesione oltre che dei lavoratori del comparto pubblico provinciale anche del settore privato.
E ricordano, in conclusione, che sul fondo di sanità integrativa più volte l'Associazione artigiani ha confermato la propria partecipazione.