Una giornata stupenda ha abbracciato la 62ª Festa dell’Uva

La passione per l’uva e la fine della vendemmia nelle allegorie degli splendidi carri allegorici della Festa dell’Uva di Verla di Giovo – I vincitori e le foto

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Verla di Giovo, il caratteristico centro abitato della valle di Cembra, ha festeggiato le sue uve con tre giorni di musica, cultura e gastronomia.
Portante della festa la sfilata dei carri allegorici, costruiti da giovani volontari che hanno sfilato per le vie del paese circondati da maschere, musiche e balli, trascinati in un turbinio di entusiasmo coinvolgente.
 

 
La Festa dell’uva, giunta alla 62ª edizione, è un appuntamento tradizionale organizzato nel periodo della vendemmia, per far conoscere il prodotto più importante della valle: l’uva.
Dal raccolto, alla pigiatura, sino alla lavorazione del frutto, per non dimenticare la storia, i miti e le leggende legate al vino e al culto del dio Bacco.
 

 
Da sempre, la vocazione agricola della valle ha stimolato la creatività, la fantasia e la passione di molti giovani che da ormai mezzo secolo, riuniti in gruppi, allestiscono maestosi carri allegorici che sfilano durante la tradizionale «Festa dell’uva», il più importante appuntamento agrituristico che ogni terza domenica di settembre, richiama a Verla di Giovo diverse migliaia di turisti. 
 

 
L’allegoria legata all’uva e al vino raggiunge livelli entusiastici soprattutto nei contenuti delle realizzazioni dei carri che esprimono amore per la propria terra e il suo prodotto tipico, riconoscono il valore della natura e delle sue ricchezze; apprezzano un lavoro, un settore non forse tanto amato dalle nuove generazioni digitali, ma che sprigiona con i suoi prodotti cultura, storia, tradizione.
 
 
 
Oggi si contano 6.040 volontari che nel corso degli anni si sono impegnati nell’organizzazione della «Festa dell’uva» con qualcosa come 320 carri realizzati. In 62 anni piantate 520.000 viti, contati 350.000 partecipanti. Cifre da capogiro.
 

 

Quest’anno per la realizzazione dei carri, insieme a tanta allegra fantasia, sono stati trattati argomenti di grande attualità, i 50 anni dall’allunaggio, il rispetto per l’ambiente in nome di Greta Thunberg, la salvaguardia delle tradizioni e il legame delle nuove generazioni con il mondo vitivinicolo, con la valle e le sue radici. 


 
I carri sono stati valutati da una giuria con l’arduo compito di votare il migliore e di stilare una classifica di merito, di seguito i risultati.
 
1° Classificato.
 Il Carro nr. 3 – L’ULTIMO RINTOCCO – Gruppo Le Cavezare 
«Domani sarò ciò che oggi ho scelto» – James Joyce – Inno al rispetto dell’ambiente per le generazioni future.

 
2° Classificato.
 Il Carro nr. 2 – L’ETERNA UVA – Gruppo Scorlaperi 
Dalla preistoria al presente al futuro per salvaguardare le tradizioni popolari.

 
3° Classificato.
 Il Carro nr. 4 – INCANTO DI LUNA – Gruppo i Botticelli 
Una fiaba d’amore, allegoria di un profondo legame tra uomo e natura in ricordo dei 50 anni dell’allunaggio.

 
4° Classificato.
 Il Carro nr. 6 – RAMI E RADICI - Gruppo New Man 
I giovani si tingono dei colori dell’autunno per costruire assieme a Greta Thunberg un mondo più pulito senza inquinamento e ipocrisie.

 
5° Classificato.
 Il Carro nr. 1 – IL PAESE DELL’UVA MERAVIGLIA – Gruppo Picaciuk 
Tratto dalla fiaba di Alice nel Paese delle meraviglie interpreta l’importanza dei sacrifici dei contadini che coltivano la terra con passione.

 
6° Classificato.
 Il Carro nr. 5 – L’UVA NEL MONDO DI OZ- Gruppo le Brasche 
Dalla fantasia alla realtà per riflettere sull’importanza del rispetto dell’ambiente.

Nadia Clementi - [email protected]