La ricerca trentina abbraccia Samantha Cristoforetti

Incontro oggi in Rettorato con i rappresentanti di Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler: in luce i progetti di ricerca trentini dedicati allo spazio

>
Un clima informale e amichevole per un incontro importante e atteso: oggi l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler hanno accolto Samantha Cristoforetti, astronauta dell’ESA, capitano pilota dell’Aeronautica militare, protagonista della missione spaziale Futura dell’ASI, a Trento in visita per l’avvio del suo Post Flight Tour.
Un abbraccio ideale della ricerca trentina alla prima donna italiana nello spazio, che è stato anche momento di confronto sulle frontiere della ricerca e sulle sue possibili applicazioni in ambito spaziale.
Per l’occasione erano presenti attorno al tavolo il rettore Paolo Collini con i prorettori Flavio Deflorian e Barbara Poggio e il segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Simoni, con il direttore del Centro ICT di FBK, Paolo Traverso.
Assieme a loro, a esprimere il sostegno alla ricerca da parte del governo provinciale è stata Sara Ferrari, assessora all'università e ricerca.
Ad accompagnare Samantha Cristoforetti e i due astronauti, il russo Anton Skaplerov della Roscosmos e lo statunitense Terry Virts della Nasa, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (nonché professore dell’Università di Trento), Roberto Battiston.
 
Importanza dello studio, passione per la ricerca, sogni e ambizioni che, con determinazione, possono diventare progetti di vita.
Ma anche problemi pratici e quotidiani nello spazio, su cui la ricerca può contribuire: di tutto questo si è parlato nel colloquio privato di oltre mezz’ora.
Il rettore Collini ha presentato l’Università di Trento, citando i suoi recenti successi nel campo della ricerca scientifica (il progetto del Cibio sulla lotta all’Hiv) e nella reputazione internazionale (Trento al 198° posto al mondo nella classifica delle università del Times Higher Education).
Ha illustrato poi i progetti dell’Ateneo in ambito spaziale: la missione LISA Pathfinder (con l’ascolto delle onde gravitazionali di Stefano Vitale), le missioni ESA e NASA con i radar del laboratorio di telerilevamento di Lorenzo Bruzzone e la missione Rosetta a cui collabora Mariolino De Cecco.
 
Interessata e divertita, Samantha Cristoforetti ha sfogliato il numero speciale del periodico di Ateneo «Knowtransfer. Tecnologie e saperi tra università e impresa», che la ritrae in copertina, interamente dedicato allo spazio e realizzato con la collaborazione dell’ASI Agenzia Spaziale Italiana.
Per la Fondazione Bruno Kessler, il segretario generale Andrea Simoni ha citato i molti progetti finanziati dall’Agenzia Spaziale Europea e sviluppati da FBK.
Ha poi fatto riferimento in particolare ai dispositivi realizzati per gli esperimenti nelle missioni spaziali, grazie a linee di ricerca su nuovi materiali, microsistemi e soluzioni ICT.
Progetti di ricerca e applicazioni innovative che possono essere sviluppati solo in un contesto favorevole, dal punto di vista politico, istituzionale e finanziario.
Tutte condizioni di lavoro ottimali garantite dal supporto costante e attento della Provincia autonoma di Trento, che – come è stato ricordato durante l’incontro – in più occasioni ha mostrato di credere e investire nella ricerca.