Le guardie di confine turche sparano e uccidono 11 persone
Ankara smentisce, ma l’Osservatorio siriano per i diritti umani precisa che tra le vittime ci sono anche quattro bambini
Domani sarà la Giornata mondiale dei rifugiati ma, a quanto segnala Osservatorio siriano per i diritti umani (associazione umanitaria del Regno Unito), alla frontiera tra Siria e Turchia sarebbe avvenuto un gravissimo fatto di sangue.
La polizia di confine turca avrebbe aperto il fuoco contro dei profughi che volevano entrare in Turchia a tutti i costi, uccidendo 11 persone. Tra queste, sempre secondo la denuncia dell’Osservatorio, ci sarebbero quattro bambini. Praticamente un’intera famiglia distrutta.
La Turchia contesta la denuncia, sostenendo che le proprie guardie hanno solo sparato qualche raffica in aria per fermare i rifugiati e non ad altezza uomo.
Non sappiamo se la verità verrà mai fuori, ma l’idea che la Turchia prenda qualche miliardo dall’Europa per contenere il flusso dei rifugiati ha solo trasferito il problema umanjitario dalle acque del Mediterraneo alle terre di confine.