Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Gli assessori provinciali Mirko Bisesti e Achille Spinelli sono intervenuti a Rovereto

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«La cultura della sicurezza sul lavoro deve essere un obiettivo condiviso e partecipato, non solo un tema istituzionale spesso riservato agli stakeholders, ovvero ai soggetti interessati a vario titolo. Questo è un tema che va ripensato, reso nel metodo più stimolante e dinamico, coinvolgendo non solo i lavoratori adulti ma anche gli studenti delle scuole perché la cultura, anche nella sicurezza, può formarsi meglio se la approfondiamo a partire dal sistema scolastico e universitario».
La promozione di nuove metodologie di approccio al tema della sicurezza e della prevenzione di malattie e infortuni sul luogo di lavoro figura tra gli impegni prioritari della Giunta provinciale. Lo hanno evidenziato questa mattina gli assessori provinciali allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli e all'istruzione, università e cultura Mirko Bisesti intervenuti alla presentazione del progetto-premio #Thinksafe, che vedrà il coinvolgimento di vari istituti scolastici trentini e sarà consegnato il 28 aprile 2023; #Thinksafe è promosso dal Rotary Club Rovereto Vallagarina con l'obiettivo di aumentare nei ragazzi la consapevolezza sull'importanza del rispetto delle norme in materia di salute e di sicurezza sul lavoro.

Oggi, nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, protagonisti della mattinata a Progetto Manifattura sono stati 250 studenti, seguiti dai loro docenti e dirigenti scolastici, degli istituti tecnici e professionali Cfp Veronesi-Steam, Fontana e Marconi di Rovereto e Buonarroti di Trento che hanno interagito con gli interlocutori susseguitisi nei loro interventi.
A partire dalla specialista di slackline Elisa Taddei («anche nello sport la sicurezza, frutto di un lavoro di gruppo fatto di cura e di osservazione reciproca, non è mai troppa») per arrivare poi alle toccanti testimonianze di Michele Ribaga di Rovereto e di Alex Tozzo presidente dell'Anmil, entrambi vittime di infortuni sul lavoro che hanno raccontato il loro lungo percorso riabilitativo invitando i ragazzi a «pensare in sicurezza» fin dalle attività scolastiche svolte in classe, nei laboratori e negli stage aziendali.
 
«La Provincia di Trento ha sempre investito in sicurezza sul lavoro e cercherà di investire ancora di più. Con sindacati e imprenditori che siedono al Tavolo della sicurezza vogliamo istituire percorsi più efficaci puntando molto sui giovani. La formazione in sicurezza sul lavoro, così come viene garantita - ha affermato l'assessore provinciale allo sviluppo economico Spinelli - è poco efficace per una serie di motivi. Spesso è attuata ripetendo la normativa di sicurezza, impostata sul linguaggio giuridico-normativo di difficile comprensione ed interesse soprattutto per un lavoratore abituato alla concretezza operativa e non al “generale astratto” delle norme. È quindi evidente che va corretto il tiro, sul metodo, rendendo più stimolante ed interessante il tema complesso della sicurezza sul lavoro con azioni, premianti, concorsi a premi e sistemi innovativi da un lato mentre dall'altro metodi nuovi, laboratori, addestramento, testimonianze concrete e reali di fatti accaduti possono coinvolgere e smuovere le coscienze e la parte più vera delle persone sui valori importanti della vita».
 

 
Valorizzare il tema della sicurezza su più fronti, quello del mondo imprenditoriale e lavorativo e quello scolastico è l'impegno ribadito dall'assessore allo sviluppo economico che ha sottolineato l'attenzione anche nei confronti degli apprendistati da svolgere «nella massima sicurezza da entrambe le parti». «L'auspicio e l'impegno della Giunta è che da eventi pilota come questo si possa organizzare in maniera diffusa una serie di iniziative analoghe, anche a beneficio degli studenti, futuri lavoratori consapevoli dei rischi negli ambienti di lavoro, e soprattutto misure di prevenzione da adottare per evitare gli infortuni e le malattie professionali. Confermo - ha concluso l'assessore - la volontà dì utilizzare i fondi derivanti dalle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro su diversi fronti per valorizzare la cultura della sicurezza, a partire dal proporre un duplice concorso a premi: da una parte per le imprese (impresa sicura) e dall'altra in favore degli studenti delle scuole, suddiviso per aree (professionali, tecniche, umanistiche)».
 
«La cultura del lavoro deve comprendere il tema della sicurezza - ha esordito l'assessore provinciale all'istruzione Mirko Bisesti, mettendo in relazione il mondo della scuola e quello delle imprese - Le testimonianze che abbiamo sentito devono essere di stimolo per fare ancora di più. C'è bisogno di uno sforzo collettivo da parte di tutti e voi studenti potete farlo fin dalla scuola dandovi una mano l'un l'altro in aula e nei laboratori. La scuola e le aziende sono chiamate ognuna a fare la propria parte prestando ancora maggiore attenzione rispetto a quanto già ora viene fatto in materia di sicurezza. Non si deve mai abbassare l'attenzione su questa questione fondamentale e investire di più sui giovani, sia nelle aziende che nell'informazione e nella formazione. A istituzioni, imprese e scuola chiedo uno sforzo necessario e doveroso su questo tema».
 
Fondamentale infine il ruolo della scuola e delle istituzioni anche nelle parole del sindaco di Rovereto, che ha ribadito la necessità di insegnare la sicurezza ancora in età scolastica, quindi l'intervento della dirigente generale dell'Inail di Trento e Bolzano Giovanna Pignataro, che ha evidenziato i dati preoccupanti degli infortuni sul lavoro.
In conclusione agli studenti è stato donato da parte del Rotary Club Rovereto Vallagarina un caschetto con il logo della manifestazione #Thinksafe school-job creato dall'illustratore roveretano Fabio Vettori con le sue famose formichine realizzate in diretta sul maxischermo alla Manifattura.