Le fotografie di Caterina Borgato «Donne di terre estreme»
La mostra sarà inaugurata domani venerdì 4 marzo allo spazio archeologico del Sas in piazza Battisti a Trento
«Donne di terre estreme»: una mostra che attraverso immagini che non hanno bisogno di parole ci dimostra che la solidarietà dà valore alla vita di coloro che la ricevono e di chi la esercita e permette di superare le difficoltà del vivere in terre ambientalmente inospitali quanto lo sono da noi le città del benessere e dell’indifferenza.
Venerdì 4 marzo 2022 alle 17 l’inaugurazione della mostra fotografica di Caterina Borgato nello splendido luogo della Trento romana allo spazio archeologico al Sas in Piazza Cesare Battista a Trento
In questo drammatico momento, con una guerra assurda che mai avremmo pensato di poter rivivere in Europa, il nostro pensiero va sicuramente a tutte quelle donne che si trovano in questa situazione a difendere i propri figli, la propria famiglia e il proprio territorio.
Questa mostra dedicata alle «Donne di terre estreme» acquisisce maggior valore poiché esalta la solidarietà femminile, chiamata anche sorellanza, tra donne che esercitano ogni giorno la difficoltà del vivere, in terre aride, ventose, spostandosi lungo percorsi atavici per garantire quel che serve alla sopravvivenza dei figli e delle famiglie.
Una solidarietà della quale c’è necessità anche nel nostro vivere da privilegiate, nella quotidianità difficile per molte donne.
C’è bisogno di tornare ai profondi valori umani come sottolineato dal vescovo Tisi, rimettere in discussione il nostro modello di vita, guardare negli occhi le altre donne, chiamarle per nome e saperci spendere per la loro serenità.
Scrive Caterina Borgato: «Nei lunghi periodi in cui restano da sole la solidarietà aiuta queste donne, mogli di pescatori Nomadi, a fare meno fatica.
«Praticano con naturalezza abitudini e regole quotidiane che in Occidente sono rimaste solo la base di compresse teorie sociali.
«Èil vivere semplice che tra loro favorisce il significato del noi e predispone l'anima a valori comunitari. Si sostengono e si sentono reciprocità riferimento sicuro.
«Ci sono armonia, bellezza e forza in questo intreccio di mani che donano, nelle braccia aperte che accolgono, nei seni che si offrono quando le donne che hanno più latte attaccano al loro seno i figli di quelle che non ne hanno o sono debilitate.»