Alitalia addio: i dipendenti hanno bocciato l’accordo
Il 67% ha detto no alla ristrutturazione. Ora le strade sono due: o l'intervento dello Stato o il Commissariamento che porti la società alla liquidazione
I dipendenti dell’Alitalia hanno detto NO alla proposta di ristrutturazione che prevedeva il licenziamento del 20% dei dipendenti, la riduzione media dell’8% degli stipendi e dei periodi di riposo (102 annui).
Secondo il governo e la proprietà, non c’erano alternative a questo piano, per cui – se venissero mantenute le promesse fatte prima del sondaggio – la società dovrebbe venire commissariata per essere messa in liquidazione.
Per la verità ci sono altre strade, tra le quali un prestito di Stato e la nazionalizzazione della compagnia. L’Unione Europea lo permetterebbe, così come già avviene per altre società aeree.
Però non ha senso che il Paese vada a fare un prestito miliardario o ad acquistare l’Alitalia così come è, perché sarebbe una perdita continua.
Il piano di ristrutturazione prevedeva anche una riconversione della produzione, ovvero abbandonare le piccole tratte, la cui concorrenza dei low cost è insostenibile, e incrementare quelle a lunga distanza dove invece ci vogliono compagnie attrezzate come appunto l’Alitalia.
Il piano richiedeva anche la rivisitazione del parco aeromobili, per procedere a questa riconversione.
In tutti i casi, per sostenere la concorrenza mondiale, anche nel nuovo corso l’Alitalia avrebbe dovuto adattare i costi del personale a quelle delle altre compagnie. Di qui i sacrifici richiesti.
I dipendenti però hanno votato contro il progetto e adesso si dovranno attendere le decisioni del Governo
Domandandoci che cosa possa aver fatto decidere il 67% dei dipendenti Alitalia a votare contro e giocare col fuoco, non troviamo risposte plausibili.
L’impressione è che i dipendenti pensino che lo Stato comunque non lascerà andare la compagnia di bandiera. Il che, francamente, ci sembra una sfrontatezza.
In un momento come questo in cui il lavoro manca, ci sembrerebbe doveroso accettare qualche sacrificio.
E invece, la risposta è stata questa: piuttosto che piegare la testa è meglio andare tutti a casa.
La reazione del Governo è stata di profondo sconcerto. Ci piacerebbe conoscere il parere degli Italiani.