Aggiornamento evento sismico nei pressi dell’Isola di Ischia
Recuperati i tre bambini che erano rimasti sepolti – Non sono state registrate altre scosse rilevanti ma solo piccoli terremoti di bassissima magnitudo
Verso mezzogiorno di oggi sono stati recuperati i tre bambini che ieri sera erano rimasti sepolti dalle macerie della propria abitazione crollata in seguito alla scossa delle 20.25.
I feriti sono 42, gli sfollati sono 2.600.
A 12 ore dall’evento sismico localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 3 chilometri a nord dell’Isola di Ischia, non sono state registrate altre scosse rilevanti ma esclusivamente una trentina di piccoli terremoti di bassissima magnitudo (minore di 1).
L’isola d’Ischia, la più grande delle Isole Partenopee che chiude a ovest il Golfo di Napoli, ha una sismicità storica ben conosciuta.
Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani CPTI15 (Rovida et al., 2016) contiene i parametri epicentrali di 12 terremoti localizzati nell’isola o a mare negli immediati dintorni(rappresentati ed elencati nella figura e nella tabella qui sotto), con magnitudo Mw compresa tra poco meno di 3.0 e poco superiori a 4.0.
Il più antico di questi terremoti avvenne il 2 novembre 1275, il più recente risale al 23 aprile 1980. Quello catastrofico accadde il 28 luglio 1883 e provocò 2.333 morti e 762 feriti.
Terremoti dell’Isola d’Ischia nel catalogo CPTI15 (Rovida et al., 2016).
La maggior parte di questi eventi era già nota al grande repertorio descrittivo di terremoti italiani compilato da Mario Baratta alla fine dell’Ottocento e pubblicato nel 1901.
Gli studi svolti nell'ultimo ventennio hanno documentato con un buon livello di approfondimento gli effetti di tutti i terremoti noti che hanno interessato l’isola.