Niente più raccomandate: al via il sistema di dimissioni online

Chi si dimette volontariamente è obbligato alla comunicazione telematica: la Cgil attiva un nuovo servizio per supportare questi lavoratori

Da sabato basta raccomandate e lettere: chi decide di dimettersi dal proprio posto di lavoro dovrà seguire la nuova procedura online.
Lo prevede il decreto 151/2015 in attuazione del Job act. Con questo provvedimento il governo punta a contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco.
Ogni lavoratrice o lavoratore dipendente del settore privato che decide, dunque, di interrompere il proprio rapporto di lavoro deve farlo obbligatoriamente per via telematica compilando e trasmettendo il modulo al Ministero del Lavoro.
La nuova modalità si applica anche nel caso di recesso consensuale del contratto.
Una volta inviato il modulo si hanno 7 giorni di tempo per confermare o modificare la richiesta di dimissioni.
 
Le dimissioni online non si applicano durante il periodo di prova né valgono per i dipendenti della pubblica amministrazione.
Sono esclusi anche lavoratori e lavoratrici domestiche, i casi di risoluzione convalidata in sede protetta e le dimissioni delle lavoratrici in gravidanza.
Ad eccezione di questi casi per tutti gli altri dipendenti non varrà alcun altro tipo di comunicazione.
Dunque, sarà il datore di lavoro a licenziare il dipendente che potrà dunque accedere alla Naspi.
Il periodo di preavviso decorrerà dal giorno in cui le dimissioni sono state trasmesse.
 
Le dimissioni telematiche possono essere presentate autonomamente usando il proprio Pin Inps e l'accesso al sito Cliclavoro, oppure attraverso uno dei soggetti abilitati.
Tra questi ci sono sia i patronati che le organizzazioni sindacali.
Anche Cgil del Trentino assisterà i lavoratori e le lavoratrici con un nuovo sportello per le dimissioni volontarie gestito dal personale dell'Ufficio Vertenze.
Il sindacato non si limiterà alla trasmissione telematica della domanda, ma fornirà una consulenza completa al lavoratore.
 
L'obiettivo è rendere più sicuro e garantito possibile questo passaggio.
Al di là della trasmissione telematica, dunque, i professionisti dell'ufficio vertenze forniranno al lavoratore una consulenza a 360° sulla sua situazione lavorativa, occupandosi di verificare il saldo delle spettanze di fine rapporto e la correttezza dei conti, la consegna e il saldo di tutte le buste paga e la corretta applicazione del contratto di lavoro.
Inoltre, in collaborazione con il patronato Inca Cgil si verificherà lo stato dei versamenti alla previdenza complementare e la posizione assicurativa Inps.
Così il lavoratore potrà avere la certezza di chiudere quel contratto definitivamente e in tranquillità.
 
Allo sportello attivato dalla Cgil il lavoratore potrà ottenere tutte le informazioni necessarie  e accedere ai servizi previsti in base alla sua condizione.
In particolare chi si dimette perché andrà in pensione potrà avvalersi della competenze e di tutte le verifiche poste in essere dal patronato Inca Cgil; chi, invece, si dimette perché ha già un nuovo lavoro potrà trovare presso lo sportello di via Muredei tutte le informazioni sul contratto nazionale applicato, i riferimenti al sindacato di categoria etc..
Infine chi dopo le dimissioni sarà disoccupato avrà tutte le informazioni sugli strumenti di welfare messi a disposizione in provincia e su come accedervi.
Per informazioni e appuntamenti è sufficiente chiamare il numero unico 0461 040111