«Provo ammirazione, ma anche invidia per il MUSE»
E' il commento del ministro dei Beni, Attività culturali e Turismo, Dario Franceschini, dopo la visita al Museo delle Scienze di Trento
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«Provo ammirazione e invidia per il MUSE.
«Ammirazione perché qui davvero è stato fatto un lavoro straordinario, ma anche un po’ di invidia perché si capisce invece quante potenzialità rimangano inespresse nel sistema museale italiano. Abbiamo investito molto in tutela e poco in valorizzazione.
«Il MUSE dimostra che si può, partendo da una collezione storica importante, investire in ricerca, in innovazione, in tecnologia con convinzione, proiettandosi nel futuro.
«È davvero una sfida vinta, l’esempio del MUSE lo dovremmo importare anche nel resto d’Italia.»
Con queste parole il ministro dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini ha commentato la sua visita al Museo delle Scienze di Trento.
Il Ministro approda dopo un week-end caldo che ha segnato un importante record di presenze per il MUSE, anche in rapporto ai numeri registrati nello stesso periodo nel 2014.
Sono infatti 15.800 i visitatori che in questi primi giorni di dicembre hanno scelto il MUSE come meta culturale.
Accompagnato dal Presidente del MUSE, Marco Andreatta, dal direttore Michele Lanzinger e dai rappresentanti istituzionali, l’Assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini, Andrea Robol, assessore alla cultura del Comune di Trento e Sergio Bettotti, dirigente del Dipartimento cultura, turismo, promozione e sport, il Ministro si è soffermato a lungo all’interno degli spazi espositivi.
Fra i progetti portati alla sua attenzione, il kit portatile di sequenziamento del DNA e l’imponente progetto di digitalizzazione in 3D delle collezioni del MUSE.
«Dobbiamo essere specialisti delle nostre collezioni per poterle mettere a disposizione del pubblico.»
Così ha sottolineato il direttore Lanzinger durante la visita.
«Si tratta di un cambiamento radicale di prospettiva che vogliamo attivare con convinzione, per superare la tradizionale immagine dei musei come polverosi e inaccessibili luoghi di conservazione.»
L’incontro è stata anche un’occasione per commentare a caldo i risultati raggiunti dal MUSE in questi primi tre anni di vita. Con i suoi 1.277.218 visitatori al 9 dicembre 2015 il MUSE si colloca fra le eccellenze museali italiane, è una macchina che procede con sicurezza e che costantemente declina in modo nuovo il suo ruolo di spazio di interpretazione della contemporaneità, accessibile e fruibile da tutti.
«Il Ministro ha colto lo spirito che anima il museo, l’attenzione e cura dei contenuti e degli allestimenti, l’approccio interdisciplinare e la qualità del servizio offerto, – ha commentato il Presidente Andreatta. – «A fine visita ha espresso il desiderio di portare anche il Presidente del Consiglio Renzi a visitarlo.
« Per noi un motivo di soddisfazione e un incentivo a procedere nella direzione tracciata.»
A margine dell’incontro Franceschini ha avuto anche modo di lanciare un consiglio sia allo staff che al pubblico che ogni giorno attraversa le sale del museo.
«Ai visitatori suggerisco di non venirci per un’ora, ma di passarci una giornata intera e magari tornare e ritornare: questo è un luogo che sembra fatto per essere conosciuto a poco a poco, in modo sempre nuovo.
«Allo staff vorrei dire invece di rimanere qui, imparare, studiare e fare squadra, ma anche di proiettarsi verso il mondo, c’è bisogno di menti effervescenti e curiose come quelle che ho visto qui, lì fuori.»