Operazione Misurata: tutti a bordo i nostri 170 connazionali
Completata la difficile operazione con i mezzi della nave San Giorgio
Nonostante il mare forza 7 che
flagella il Canale di Sicilia, è stata completata con successo la
difficile operazione d'imbarco dei 170 Italiani che a Misurata
attendevano di essere evacuati dalla nostra Marina militare per
tornare a casa dalla Libia.
Verso mezzogiorno infatti il Ministero della Difesa aveva
autorizzato le operazioni alla nave S. Giorgio, avendo concordato
l'iniziativa con le autorità che in questo momento controllano la
città di Misurata.
La nave non è entrata in porto, avendo utilizzato gli elicotteri e
i mezzi da sbarco di cui dispone.
Poco fa, la notizia che, nonostante il mare in burrasca, tutti i
nostri concittadini sono stati imbarcati sulla S. Giorgio.
La destinazione non è nota, Catania o Taranto, comunque una città
che è servita da aerei in grado di trasportare i cittadini a Roma e
Milano.
Le ditte per le quali lavorano questi connazionali sono la
Technint, la Tecnomontaggi e la Tenova e
la Impregilo.
Di conseguenza anche il trentino Gianpiero Bertoldi, che lavora per
quest'ultima, dovrebbe essere a bordo della S. Giorgio. Sicuramente
avrà già preso contato con i suoi familiari.
Nel frattempo la Difesa ha deciso l'allerta della nostra Portaerei
Cavour, che da La Spezia è stata messa in rotta per Ragusa (Sicilia
Meridionale).
Quest'ultima mossa sta a indicare la delicatezza della situazione,
perché si presuppone che sia meglio avere la copertura aerea degli
aerei della nostra Marina.
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Siamo stati informati che il trasbordo dei connazionali e degli
europei sulla S. Giorgio è stato effettuato con i soli mezzi da
sbarco (gli LCM).
Viste le condizioni del mare... chapeau!