Al Teatro S. Marco sabato 27 con «Benvenuti a Baluk»
Per la rassegna provinciale del Teatro Amatoriale, un sorprendente Neil Simon in dialetto trentino
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La ventiquattresima edizione di «Palcoscenico Trentino», rassegna a carattere provinciale organizzata dalla Co.F.As. e programmata a Trento al Teatro S. Marco, si avvia a conclusione sabato 27 novembre con la messa in scena dell’ultimo dei sei spettacoli in concorso per l'aggiudicazione dell’edizione 2021 del Premio Mario Roat.
Sarà in scena il Gruppo Teatrale I Sottotesto di Nogaredo con «Benvenuti A Baluk», adattamento in dialetto trentino realizzato da Jacopo Roccabruna, che ne ha curato anche la regia, di «Fools», una commedia di Neil Simon, una delle pièce meno conosciute e rappresentate del drammaturgo statunitense.
Fools riprende un racconto popolare russo che Neil Simon all’inizio degli anni Ottanta ha riattualizzato e reso senza tempo e che Jacopo Roccabruna ha poi adattato alla realtà trentina traducendo il testo in dialetto.
Nel paese immaginario di Baluk regna una spensierata stupidità.
Tutti, dal pastore al magistrato, sono vittime di una terribile maledizione che li obbliga ad esser «baluki» di nome e di fatto.
Quando il povero professor Leone Trentini (Mirko Prezzi) arriva a Baluk, convinto di iniziare una sfavillante carriera come insegnante, si ritrova invece ad affrontare una popolazione di mentecatti.
Ci sono il Piffer (Matteo Bettini), il Mairer (Tullio Berti), il Cosser (Walter Peterlini), la sartora (Evelina Consolati), il Moser (Antonio Fiorini), la Tomasa (Laura Cencher), il dottor Cola Merz (Stefano Parisi) e Lenia Merz (Michela Vulcan). Folgorato dalla bellezza di Sofia Merz (Barbara Candioli), il professor Trentini non può fare altro che restare a Baluk per cercare di rompere la maledizione e di sconfiggere il despotico signore di Baluk (Alberto Scerbo), un Conte dal nome impronunciabile.
Una bella favola che ci ricorda che non serve essere intelligenti per essere felici; ma a volte aiuta.
«Benvenuti a Baluk» è una perfetta macchina teatrale della risata, ricca di situazioni e battute comiche, che esplora i terreni della boutade, dei giochi di parole, della logica illogica e dell’assurdo, senza venir meno al suo dovere di favola, ossia di trasmettere, a chi ha orecchie per intendere, importanti insegnamenti sulla natura umana.
Sabato 27 novembre il sipario del Teatro S. Marco di Trento si alzerà su «Benvenuti a Baluk» alle 20.45.
L’accesso sarà consentito previa presentazione di green pass o di tampone non antecedente le 48 ore.