«Palcoscenico Trentino» prosegue tra aspiranti nonni e pensionati sognatori
Sabato 18 ottobre a Trento il secondo spettacolo del Concorso Premio Mario Roat: «Niente da dichiarare?» – Domenica 19 fuori concorso «Classe di ferro»
Foto Luigi Bortoli.
L'edizione 2014 della Rassegna provinciale di Teatro amatoriale «PALCOSCENICO TRENTINO» organizzata dalla Co.F.As. proseguirà sabato 18 ottobre a Trento con il secondo spettacolo partecipante al Concorso «Premio Mario Roat».
In scena la Filodrammatica «Amicizia» di Romeno con NIENTE DA DICHIARARE?, un testo brillante degli autori francesi Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber.
Il sipario del Teatro Cuminetti si alzerà alle 20,45.
Domenica 19 ottobre – al pomeriggio con inizio alle ore 16,00 – toccherà invece ad uno spettacolo fuori concorso.
La Compagnia «Sipario Amico» di Merano proporrà CLASSE DI FERRO di Aldo Nicolaj.
Sabato 18 ottobre 2014 – ore 20.45
NIENTE DA DICHIARARE? (foto in basso) di Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber Filodrammatica «Amicizia» di Romeno regia di Bruno Vanzo.
Scritta all'inizio del secolo scorso da Charles Hennequin (Liegi, 1863 – Montreux 1926) e Pierre Veber (Parigi 1869 – 1942) «Vous n’ avez rien à dèclarer?» è un esempio tra i più felici di Vaudeville, genere brillante basato su di un meccanismo comico dal ritmo esilarante capace di divertire gli spettatori per la tensione e l’incalzare delle scene, in un contesto di equivoci grotteschi e paradossali.
Un alto magistrato e sua moglie attendono trepidanti il ritorno della figlia da un lungo viaggio di nozze, speranzosi di ricevere al più presto la notizia dell'arrivo del loro primo nipotino.
Scoprono invece che, a causa di un «imprevisto», l'atteso erede difficilmente potrà arrivare.
Il genero si troverà per questo in grossi guai e inizia così una corsa alla ricerca di un rimedio.
Ma oltre alle naturali difficoltà, si inserisce un innamorato mai ricambiato che farà di tutto per impedire che la «serenità» torni tra i due giovani sposi.
Lo spettacolo in calendario sabato a Trento vedrà in scena, diretti dal regista Bruno Vanzo, ben undici attori: Gilberto Francisci, Nicola Endrizzi, Adriano Rosati, Mirco Sandri, Roberto Francisci, Diego Calliari, Tiziana Tesori, Giuliana Visintin, Silvana Dallao, Gianna Cesari e Marco Mosna.
Domenica 19 ottobre 2014 – ore 16.00
CLASSE DI FERRO (foto in alto) di Aldo Nicolaj Compagnia «Sipario Amico» di Merano regia di Alfred Holzner
E' forse la commedia più nota di Aldo Nicolaj, prolifico drammaturgo toscano che ha intensamente operato dal dopoguerra fino alla fine degli anni Novanta.
La vicenda, collocata ai nostri giorni nell'allestimento della Compagnia meranese, è ambientata in un giardino pubblico di una grande città.
Su una panchina fanno conoscenza casualmente tre anziani: Libero (interpretato da Gilberto Bardi), Luigi (Sergio Feller) e Ambra (Carla Luise).
Sono tre personalità differenti. Irruento e bisbetico, il primo; docile e remissivo il secondo; serafica e trasognata l’indole di Ambra.
Con questi tre personaggi viene tratteggiato un quadro del mondo degli anziani, un mondo apparentemente semplice e spensierato, ma che al proprio interno cela malinconia, passioni violente, timori e insicurezze.
Tra battute e simpatici motti di spirito, viene disegnata la solitudine di queste tre figure, che vivono intrappolate nel ricordo nostalgico dei tempi andati.
Su quella panchina del parco si ritrovano così a farsi forza l’un l’altro.
Il loro quotidiano incontro diventa un reciproco appoggio, un sostegno, fino a riscoprire la voglia di sognare ancora, di essere ancora giovani.
E così, tra ruvide manifestazioni di affetto e misogine complicità, Libero e Luigi meditano la fuga in un paesino di provincia, una sorta di improbabile terra promessa dove ritrovare dignità e gioia di vivere.
Classe di Ferro è una splendida parabola sul mondo dell’anziano, una commedia che, attraverso i quattro quadri che ne scandiscono i ritmi, riesce efficacemente a portare alla luce tutta una serie di riflessioni sul destino spesso crudele dell’anziano nella nostra società.
Tanto grottesca da far sorridere, tanto crudele da far piangere.
La regia dello spettacolo è curata da Afred Holzner.