Le passioni/1: La rabbia – Di Giuseppe Maiolo, psicanalista

Perché ci si arrabbia? Per manifestare ciò che si sta provando in un certo momento e a dichiarare agli altri quali sono le nostre intenzioni

La rabbia, o l’«ira» come in passato veniva più frequentemente chiamata, è uno stato d’animo denso e totalizzante.
Spesso disorienta per la sua intensità e per il fatto che non sempre sappiamo da dove proviene.
È come se si aprisse un cratere, un varco nel nostro Io dal quale emergono umori sconosciuti e incontrollabili.
 
Tutti conosciamo le reazioni quando ci arrabbiamo: il cuore batte più forte, la pressione sanguigna aumenta, il respiro accelera, i muscoli si tendono, le pupille si dilatano, i peli si rizzano.
Queste cose hanno la loro funzione: essere attrezzati alla lotta. Perché la rabbia implica un attacco, uno scontro fisico o verbale e le risposte che si registrano nel corpo servono a mobilitare tutte le nostre energie.
In questo caso l’ira, anche quella più «funesta» (nell'immagine, la rappresentazione dell'«ira funesta» di Achille, Iliade), quando è in relazione a un fatto specifico non fa male alla salute, anzi. Serve a manifestare ciò si sta provando in un certo momento e a dichiarare agli altri quali sono le nostre intenzioni.
 
Molto più pericoloso e dannoso può essere invece trattenerla, negarla e reprimerla.
Diverse ricerche hanno messo in evidenza i danni che ne possono derivare da un atteggiamento costante di repressione di questo sentimento. Arrabbiarsi, allora fa bene.
Ma come per tutte le cose ci sono dei limiti.
Un continuo e persistente stato di ostilità viceversa può essere dannoso perché espone troppo alla tensione e all’eccitazione che possono danneggiare alcuni organi messi in gioco nell’attacco di rabbia.
 
Alcuni studi, ad esempio, hanno accertato quanto le manifestazioni continue di collera siano pericolose per il cuore che viene sollecitato in modo eccessivo.
Ciò non significa che la rabbia da sola sia la causa delle malattie cardiache, ma che, tuttavia, uno stato emotivo caratterizzato da continue manifestazioni di ostilità non fa di certo bene.
 
Ma perché ci si arrabbia? Da dove viene questa forte pulsione? Molte possono essere le risposte.
Chi si arrabbia troppo spesso ha motivazioni profonde e intime che lo spingono a vedere nell’altro un nemico di cui non ci si può fidare. Ci si arrabbia per affermare se stessi.
Molti non riescono ad esprimere il proprio punto di vista o non ci riescono a dire qualcosa che possa contrastare il pensiero degli altri.
 
Poi la rabbia può nascere da un profondo senso di frustrazione e dalla sensazione di fallimento che alcuni provano nella quotidianità.
Ad esempio presi dai ritmi così intensi con cui siamo costretti a vivere oggi, molti delusi e avviliti vanno in ansia se non riescono a realizzare tutto quello che si erano proposti di fare.
 
Giuseppe Maiolo – [email protected]
 
Prof. Giuseppe Maiolo, psicoanalista
Docente di Educazione alla sessualità all'Università di Bolzano Facoltà di Scienze della Formazione.