La norvegese condannata per lo stupro a Dubai è stata graziata
In un giorno il suo account su facebook, aperto apposta per ringraziare coloro che l’hanno sostenuta, ha ricevuto più di 50.000 «mi piace»
Per un occidentale, quello che è capitato a alla 24enne norvegese Marte Dalelv è fuori di ogni logica.
Si trovava a Dubai per lavoro, quando è stata violentata da un collega sudanese di 33 anni che al’aveva accompagnata in albergo.
Sporto denuncia, è stata condannata per «adulterio», perché secondo le leggi locali non è stato possibile dimostrare la violenza carnale.
Anzi, accertato dai medici che un rapporto carnale c’era stato, sono stati condannati entrambi per uso di alcol adulterio in quanto lui è sposato. Lei si è presa una condanna di 16 mesi, lui di 12. Cioè la donna più dell’uomo.
Visto il clamore sollevato (si è mosso anche il ministro degli esteri Norvegese) le autorità si sono affrettate a concedere la grazia alla povera ragazza, alla quale hanno restituito anche il passaporto.
Non si sa se sia stato graziato anche il violentatore, speriamo di no.
Certo è che lei si è dichiarata molto ma molto felice per aver ottenuto la grazia, quando invece è stata vittima e basta. Insomma, come dicevamo in apertura, una storia fuori di testa.
Il lato positivo sta negli oltre 50.000 appoggi morali che il suo account su facebook ha ricevuto in un giorno.
L'aveva aperto per ringraziare coloro che l'avevano sostenuta, quando invece si tratta di una combinazione assurda per il mondo occidentale, dove l'alcol fa parte della nostra alimentazione e l'adulterio non è considerato un reato.
E dove la violenza sulle donne è considerata sempre più odiosa.
La foto vè ricavata dal suo account (vedi).