Sapes e OG non pagano la 14ª ai lavoratori in malattia

Oggi lo sciopero dei lavoratori indetto da Fiom Cgil del Trentino e dalle Rsu

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I lavoratori della Sapes e OG di Storo hanno incrociato le braccia oggi per un'ora.
Lo sciopero, che ha visto l'adesione massiccia degli operai, è stato indetto per protestare contro la decisione aziendale di versare ai propri dipendenti solo parte della quattordicesima, senza nessun accordo né un incontro con le rappresentanze sindacali.
Aspetto ancora più grave è che i titolari hanno erogato la somma non a tutti i lavoratori, escludendo quelli in malattia che dunque sono rimasti a secco.
I lavoratori del primo turno e quelli a giornata si sono fermati dalle 11 alle 12; quelli del secondo turno dalle 12 alle 13; il turno di notte incrocerà le braccia dalle 3 alle 4 del mattino di sabato.
 
Le maestranze chiedono dunque il saldo immediato della quattordicesima, ma soprattutto  chiedono che la proprietà ponga fine alle continue discriminazioni e si ripristinino il rispetto della legge e dei contratti  oltre che le corrette relazioni sindacali.
«L'azienda si è limitata a comunicare ai lavoratori la decisione di pagare solo parzialmente la quattordicesima – spiega Michele Guardia della Fiom Cgil del Trentino -. non c'è stato nessun incontro con le rappresentanze sindacali e nulla si se e quando l'azienda ha intenzione di versare il saldo. Ma ciò che è ancora più grave è l'odiosa discriminazione con cui la proprietà ha scelto di penalizzare i lavoratori in malattia: a questi operai non è stato pagato un centesimo della loro quattordicesima mensilità.»
Che negli stabilimenti di Storo il clima non sia dei più facili è cosa nota, così come è un dato di fatto l'atteggiamento ostile che i vertici hanno verso il sindacato e i delegati di fabbrica.
Il punto più grave si è toccato all'inizio di quest'anno scorso quando i vertici Sapes hanno licenziato un delegato sindacale della Fiom Cgil del Trentino.
 
A giorni è attesa la decisione del giudice sul licenziamento.
Sul curriculum dell'azienda pesa, comunque, già una condanna del giudice del lavoro per condotta antisindacale.
Nel maggio scorso il Tribunale ha accolto tutti e tre i ricorsi presentati dalla Fiom Cgil, per condotta antisindacale tra quali quello legato al tentativo della Sapes di negare ai lavoratori il diritto di sciopero.
Sembra, però, che tutto ciò non sia bastato per avviare un confronto costruttivo e rispettoso dei diritti dei lavoratori con il sindacato.