«Io d’estate preferisco la birra al vino»
Ma... siamo proprio sicuri che non si possa bere vino d’estate? - Di Gianni Pasolini
Ecco una frase che mi sento spesso rivolgere quando arrivano le temperature torride estive.
Molto spesso la gente pensa che il vino sia una bevanda troppo invernale, troppo calorica e che accaldi troppo chi desidera consumarla.
Effettivamente c’è questa possibilità, ma vediamo se riesco a convincervi del contrario.
Innanzi tutto dobbiamo pensare che sotto il sole cocente anche un semplice caffè fa venire i bollori…quando è troppo caldo solo il freezer ti può salvare!
Esistono vini che anche io non mi sogno di proporre d’estate, ed ovviamente sono i rossi decisamente troppo alcoolici o troppo corposi, questo per diversi logici motivi. In primis, d’estate la nostra alimentazione risulta molto più alleggerita nel gusto, giusto?
Qualcuno di voi si sognerebbe mai di mangiarsi una bella polenta fumante con funghi e cervo?
Forse in qualche rifugio a 3.000 metri ma non di sicuro a casa propria.
E poi il vino rosso servito alla famigerata temperatura ambiente lo trasformerebbe in un brulé, che come ben sappiamo noi trentini, si beve a dicembre durante i mercatini di piazza Fiera…
Allora niente vino rosso? Ma certo che si può! Il trentino è famoso per avere vini che hanno il pregio di essere molto bevibili, basta servirli leggermente freschi.
Vi garantisco che un buon marzemino o anche un teroldego giovane, serviti raffredati un pochino (mi raccomando, non con il ghiaccio dentro!) sono un piacere per il palato, poiché la morbidezza che li contraddistingue, unita al profumo sempre ben fruttato, vi sorprenderanno.
E chi vi criticherà perché si spaccia da intenditore dicendovi che il vino rosso non va servito freddo, lasciate pure che si beva il suo buon brulé in santa pace.
Ovviamente se sentite di apprezzare al meglio un bianco, qui il gioco si fa più facile ed avete l’imbarazzo della scelta.
Io personalmente preferisco servire vini bianchi più profumati l’estate, tipo sauvignon e traminer, perché servendoli molto freddi, sempre per il discorso che con le temperature esterne si scaldano molto più velocemente nel bicchiere, i profumi di questi vini dall’aroma intenso non si congelano, e fin dal primo tuffo di naso nel bicchiere, si percepiscono nettamente i profumi del vino.
Ultimo suggerimento, lo spumante. Vista l’ampia proposta, in continuo aumento, di spumanti metodo classico, vi suggerisco di provare una qualsiasi bottiglia a scelta sulla carta, perché l’unico rischio che potete commettere nello scegliere lo spumante adatto, è quello di sorprendervi nello scoprire quanto è diventato buono lo spumante Trentino!
Buona estate a tutti!
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