I «Tre Bicchieri» del Gambero – Di Giuseppe Casagrande

La Guida 2024 ha assegnato gli Oscar 2024 a sei spumanti Trentodoc e a sei vini fermi: Nosiola L'Òra, Riesling, Teroldego, Pinot Nero e San Leonardo

Mario Pojer e Fiorentino Sandri.

Sono 12 le etichette del Trentino che hanno ottenuto i famosi «Tre Bicchieri», il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d'Italia del Gambero Rosso edizione 2024 che sarà presentata a Roma il 15 ottobre.

Senza nulla togliere alla briosità, alla fama ormai consolidata e alle straordinarie performances internazionali dei metodo classico trentini, in questa edizione della Guida il Trentino vede un notevole progresso da parte dei vini della tradizione dolomitica: i vini fermi.

Sei i premiati: due bianchi (Nosiola L'Ora di Pravis e Riesling di Pojer & Sandri) e quattro rossi: due Teroldego (il Sangue di Drago Donati e il Vigilius De Vescovi Ulzbach), un Pinot Nero (Faedi Bellaveder) e il classico taglio bordolese San Leonardo dei marchesi Guerrieri Gonzaga.


La famiglia Donati di Mezzocorona.
 

 Premiata la dedizione di una schiera di vignaioli trentini al territorio  Un vero record che esalta soprattutto il carattere, l'unicità e l'aderenza dei vini fermi del Trentino al territorio.  
Il merito va alla costante dedizione di una schiera di vignaioli, decisi a puntare sulle varietà da uve autoctone, così come anche su vitigni: interpretazioni validissime di Nosiola anzitutto, come l’Ora di Pravis - vinificato in botti d’acacia, con le uve leggermente surmature come avviene per il Vino Santo, per arrivare ad un bianco che bilancia passato e futuro, enologia con passione, fantasia e curiosità.
Senza tralasciare variazioni a base di Marzemino – un rosso ancora troppo sottovalutato - e l’importante presenza del Teroldego, proposto anche in versioni diverse da quelle della storica Denominazione rotaliana, dalla quale comunque arrivano i due i vini premiati quest’anno: quello di De Vescovi Ulzbach e la novità Sangue di Drago di Marco Donati, peraltro più volte premiato da altre guide.
 

Il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga (Tenuta San Leonardo).
 

 Vini identitari con un ottimo rapporto qualità-prezzo  Trentino dunque ricco di vini assolutamente identitari, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Ma oltre alle etichette consolidate da uve della tradizione non mancano i vini che valorizzano i vitigni internazionali. Il Pinot Nero, ad esempio, ben scandisce la sua elegante complessità (con il Faedi di Bellaveder promosso tra i migliori di tutta Italia) così come il Riesling offre grinta e schiettezza, come dimostra il bianco tipicamente Renano presentato dalla coppia Pojer & Sandri, senza dimenticare il mitico San Leonardo dei marchesi Guerrieri Gonzaga, frutto di varietà bordolesi, che è diventato un grande classico. 

Giulio De Vescovi Ulzbach (Mezzocorona).
 

 Una conferma per le bollicine di montagna tra conferme e novità   I Trento rimangono comunque sulla vetta della regione, e sotto la definizione – Bollicine di Montagna – si muove una delle zone spumantistiche più convincenti d’Italia.
Tante le conferme tra i premiati, e un elenco che sottolinea l’ottimo andamento delle versioni Rosé e annovera alcune validissime nuove entrate, come Mas dei Chini.
Gentilezza e determinazione, in sintesi, per rilanciare il comparto enologico trentino e ribadire che Trento non è solo spumante classico.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande – [email protected]


Erika Pedrini, l'enologa della Cantina Pravis di Lasino.

 Ecco le dodici etichette del Trentino premiate dal Gambero  
- L'Ora 2021, Pravis
- San Leonardo 2018, San Leonardo
- Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2020, Marco Donati
- Teroldego Rotaliano Vigilius 2020, De Vescovi Ulzbach
- Trentino Pinot Nero Faedi 2020, Bellaveder
- Trentino Riesling 2022, Pojer & Sandri
- Trento Brut 976 Riserva del Fondatore 2012, Letrari
- Trento Brut Altemasi Graal Ris. 2016, Cavit
- Trento Brut Rotari Flavio Ris. 2015, Rotari
- Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012, Ferrari
- Trento Extra Brut Rosé 2018, Moser
- Trento Inkino Extra Brut Rosè 2019, Mas dei Chini.

Andrea Luchetta dell'Azienda agricola Bellaveder di Faedo.