Chiuso a Mantova il bicentenario di Andreas Hofer1809-2009

Erano presenti Platter,idente Durnwalder, Panizza, l'ambasciatore austriaco Christian Berlakovits e il sindaco della città, Fiorenza Brioni

A 200 anni esatti dalla fucilazione di Andreas Hofer, si è chiuso ufficialmente oggi 20 febbraio a Mantova il calendario delle celebrazioni del Bicentenario dei moti tirolesi iniziate nel febbraio 2009.
Oltre ai rappresentanti politici di Alto Adige, Trentino e Tirolo, alle cerimonie di Mantova erano presenti l'ambasciatore austriaco in Italia Christian Berlakovits e il sindaco della città dei Gonzaga, Fiorenza Brioni.
«Abbiamo cercato di interpretare la storia - ha sottolineato il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder - ma anche di far incontrare le popolazioni e consolidare la collaborazione transfrontaliera.

Aperto un anno fa al Sandwirt, la casa natale di Andreas Hofer a San Leonardo in Passiria, si è chiuso ufficialmente stamattina a Mantova il calendario delle manifestazioni allestito per commemorare lungo tutto il 2009 il Bicentenario dei moti tirolesi.
Nella città dei Gonzaga e di Virgilio, dove Andreas Hofer fu fucilato esattamente 200 anni fa, le delegazioni politiche di Alto Adige, Tirolo e Trentino hanno presenziato ai due momenti clou del programma: le cerimonie alle 9.30 in piazza Porta Giulia e alle 13 a Palazzo d'Arco.

Si è iniziato nel quartiere di Cittadella, dove all'ingresso del parco dedicato a Hofer è stata scoperta una stele commemorativa. Sono seguiti, davanti a centinaia di persone, gli indirizzi di saluto dei Presidenti delle Province Luis Durnwalder e Günther Platter (Tirolo) e dell'assessore trentino Franco Panizza in rappresentanza di Lorenzo Dellai, dell'ambasciatore austriaco in Italia Christina Berlakovits e del sindaco di Mantova Fiorenza Brioni, cui ha fatto seguito la relazione commemorativa dello storico Meinrad Pizzinini.

La cerimonia è stata arricchita dalle esibizioni musicali degli studenti mantovani e della banda di Dodiciville/Bolzano nonché dallo schieramento e dalle salve d'onore delle compagnie di Schützen in rappresentanza delle tre federazioni del Tirolo storico.

Nel suo intervento il presidente Luis Durnwalder ha paragonato l'Anno commemorativo a un'area di servizio, «dove ci siamo fermati per rifornirci di stimoli e di conoscenza comune, per poi ripartire con progetti concreti di collaborazione tra Alto Adige, Trentino e Tirolo».

Durnwalder ha ringraziato tutti coloro che lungo il 2009 hanno voluto contribuire ad approfondire la storia, il confronto tra culture, il dialogo tra gruppi linguistici.
Sulla collaborazione transfrontaliera rilanciata dall'Anno commemorativo hanno insistito anche il governatore tirolese Platter e l'assessore trentino Panizza della Provincia autonoma di Trento.
L'ambasciatore Berlakovits ha sottolineato gli eccellenti rapporti diplomatici tra Italia e Austria, «che hanno ottimi effetti anche sulla collaborazione nell'Euregio e sull'impegno congiunto per ampliare al massimo le opportunità offerte dall'autonomia.»

«Oggi ricordiamo un eroe - ha detto Panizza nel suo intervento ufficiale, - che ha anteposto gli interessi della sua comunità al proprio diritto di vivere. È stata la sua una grande lezione di civiltà e di generosità, un'abnegazione che ha molto da insegnarci anche oggi. L'anno di manifestazioni in suo ricordo che oggi si chiude ci ha fatto scoprire una storia comune, che si sta concretizzando in una Euro-regione nel cuore dell'Europa dei popoli e delle lingue. Una realtà che deve ora passare ad atti concreti, condivisi e diffusi in tutti gli strati delle nostre comunità.»

Le celebrazioni mantovane si sono concluse alle 13 nel cortile interno di Palazzo d'Arco con la deposizione di una corona davanti alla targa commemorativa di Andreas Hofer e il successivo ricevimento offerto in municipio dal Comune mantovano.