Presentato a San Michele il tanto atteso piano del Vino

Pur comprendendo il clima di grande attesa per gli operatori di settore, preferiamo illustrare e commentare il piano solo dopo averlo studiato attentamente

È stato presentato nell’Aula Magna dell’Istituto Agrario di San Michele il piano di indirizzo del Vino.
Data l’attenzione che questo progetto merita, provvederemo a illustrare domani i contenuti della relazione e, va da sé, le nostre considerazioni.
Per il momento diciamo solo che il progetto è stato studiato e redatto dal cosiddetto «Comitato dei saggi», formato da quattro persone esperte di vitienologia, composto da Attilio Scienza, Emilio Pedron, Enrico Paternoster, Fabio Piccoli.
 
Come si sa, il piano era particolarmente atteso, sia dai sostenitori che dai detrattori delle iniziative provinciali per i comparti vini spumanti e grappe del Trentino.
Dopo la grande crisi e in piena recessione, il Vinitaly ha dato segni di vita di un settore che più ha pagato il calo dei consumi.
Le grandi regioni italiane hanno saputo reagire, ora tocca al Trentino.
 
Comprensibile dunque il clima di grande attesa per gli operatori e per i giornalisti di settore.
La prima impressione non vogliamo dirla, perché si tratta di una materia che merita anzitutto rispetto, ma anche grande serenità di giudizio.
Come avevamo detto agli inizi della crisi, infatti, questa potrebbe essere l’occasione giusta per dare un assetto decisivo al settore economico più amato e bistrattato del Trentino.