Gallerie di Piedicastello affollate per il recital sull’emigrazione
Si è tenuto sabato pomeriggio l'appuntamento diretto da Antonia Dalpiaz e inserito nella mostra «Partono i bastimenti»
Sulle note di «Tango trentino»
eseguita dal Coro Genzianella di Roncogno si è aperto
l'appuntamento di sabato pomeriggio alle Gallerie di Trento.
Tutto esaurito per il recital diretto da Antonia Dalpiaz, che ha
coniugato musica, teatro e poesia in un viaggio sulle tracce
dell'emigrazione trentina.
L'evento, inserito all'interno della mostra fotografica e
documentaria «Partono i bastimenti», è stato promosso
dall'assessorato provinciale alla cultura, in collaborazione con la
Fondazione Museo storico del Trentino, per stimolare un momento di
riflessione su quello che è stato il grande esodo delle famiglie
trentine verso la «Merica».
Presenti l'assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e
cooperazione Franco Panizza, la vicedirettrice della Fondazione
Patrizia Marchesoni e molti amministratori dei Comuni trentini e
delle Comunità di Valle.
«E' bello vedere le gallerie piene di persone che vogliono
approfondire la nostra storia, sta a significare il forte legame
che la comunità trentina ha con il fenomeno dell'emigrazione - ha
esordito l'assessore provinciale Franco Panizza -. Oggi il fenomeno
si è invertito e siamo noi ad ospitare i flussi migratori ma questa
mostra ci aiuta a ricordare il nostro passato e a stimolare la
sensibilità e la disponibilità all'accoglienza.»
L'assessore Panizza ha proseguito ringraziando tutti gli interpreti
di questo appuntamento, dal Coro Genzianella che porta la cultura e
la tradizione trentina nel mondo, alla Fondazione, all'associazione
Trentini nel Mondo, senza dimenticare il curatore Francesco Nicotra
che nella mostra «Partoni i bastimenti» ha messo la sua vita.
Infine, dall'assessore provinciale è arrivato un invito forte a
visitare le Gallerie di Piedicastello: «Un laboratorio culturale
importantissimo, che offre una visione dinamica sulla storia e
l'autonomia trentine».
La vicedirettrice della Fondazione, Patrizia Marchesoni, ha poi
illustrato le finalità delle due Gallerie, nera e bianca, la prima
destinata ad ospitare i grandi eventi scenografici (attualmente è
in corso «Storicamente ABC» che racconta la storia del Trentino
attraverso l'alfabeto), la seconda uno spazio aperto alle
collaborazioni con i diversi interpreti del territorio, in un
continuo alternarsi di idee e percorsi.
Successivamente spazio allo spettacolo confezionato da Antonia
Dalpiaz, un «collage» per parlare di emigrazione, di montagna e di
guerra attraverso diverso linguaggi, il tutto con la cornice
musicale del Coro Genzianella.
Il numerosissimo pubblico ha premiato con lunghi applausi la
regista trentina, gli attori Piergiorgio Lunelli e Massimo Pezzedi
che hanno alternato la lettura di poesie in vernacolo, con scene
teatrali tratte da «La siarpa dela sposa» di Gabriella Scalfi e
brani tratti dal libro «Le navi di Lazzaro», nonché i bravissimi
coristi che non hanno fatto mancare alcuni bis finali concludendo
con la struggente «Benia Calastoria».