Con «La Radeau de la Meduse» si conclude la stagione 2014

Il Teatro Cuminetti ospiterà giovedì 10 aprile l’ultimo spettacolo della rassegna «Scappo a Danza» organizzata a Trento dal Centro S. Chiara

La rassegna «Scappo a Danza», organizzata al Teatro Cuminetti di Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ad un pubblico di adolescenti, si concluderà giovedì 10 aprile con « La Radeau de la Meduse - L’età dell’incertezza».
Lo spettacolo, ideato e diretto da Antonio Viganò,è stato creato a Bolzano nell’ambito del «Progetto adolescenza» che vede ogni anno gli operatori culturali del Teatro «La Ribalta» incontrare centinaia di bambini e adolescenti per condividere con loro momenti di formazione teatrale, di scoperta del gioco, di giochi di ruolo, di spazio, di ritmo, di fantasia e scrittura teatrale.
Gli adolescenti sono i loro interlocutori privilegiati, i loro attori «sociali», i loro materiali quotidiani.
 
Da questi incontri è nato, alcuni anni fa, un evento teatrale, «Les jeux d'enfants», che ha portato alcuni operatori teatrali, alcuni ragazzi e quattro attori del Teatro «La Ribalta» a interrogarsi sul tema dell'infanzia.
Le suggestioni trovate in un quadro di Bruguel hanno fatto da stimolo in questa creazione teatrale.
È nato così un laboratorio-spettacolo che ha poi avuto modo di crescere e di arricchirsi in occasione di numerose rappresentazioni programmate in varie città italiane.
 
Lo spettacolo raccontava di come oggi sia difficile essere bambini e di come sia altrettanto difficile essere adulti.
Troppo spesso gli adulti di dimenticano di essere stati bambini, ma il teatro può essere il luogo dove adulti e ragazzi possono giocare alla pari, perdere i ruoli sociali di operatore e ragazzo, insegnante e allievo, per raccontare e raccontarsi quanto è difficile e al tempo stesso poetica la relazione tra adulto e bambino.
Su queste tematiche la Compagnia «Teatro la Ribalta» continua a interrogarsi, affrontando in questo spettacolo il tema dell'adolescenza.
 
A fornire l’immagine ispiratrice è stavolta un dipinto del pittore francese Théodore Gericault, «Le radeau de la Meduse» (La zattera della medusa), un quadro che esprime i sentimenti – disperazione e speranza – che si alternano nei personaggi che vi sono ritratti.
Disperazione e speranza: due sostantivi che possono in parte raccontare anche quella età del conflitto, della soglia, della contraddizione che è l'età della adolescenza.
Ma anche raccontare di come a noi, adulti, quell’età «in cui ancora si era in divenire» ci manchi.
 
Lo spettacolo nasce dalla voglia di esplorare questa condizione di adolescenza che oggi ci sfugge, che non riusciamo a catturare, piena com’è di sentimenti contrapposti: necessità di partire e voglia di restare, sogno e realtà, la scoperta dell'amore e il dolore di una perdita, Un’età impossibile a catalogare, perché contraddittoria.
Lo spettacolo conclude l’esperienza del laboratorio Le radeau de la Meduse - Progetto Adolescenti «Modelli e Monelli» curato da Giovanna Palmieri e strutturato attraverso una serie di approfondimenti tematici: da Goethe a Galimberti - Filosofia del fare; costruzione di un vocabolario coreografico; spazio e tempo – lo spazio scenico come elemento di drammaturgia; analisi del movimento – il corpo come oggetto narrativo.
 
Si gioca al teatro: dentro le regole, ma nella piena libertà di assumersi e inventarsi, evitando qualsiasi forma di paura o di autocensura.
Sarà così la scelta drammaturgica a selezionare e mettere in forma i materiali proposti dai partecipanti.
C'è una cornice, si parte da una quadratura drammaturgica esistente, ma questa deve essere riempita dal lavoro di improvvisazione a tema.
L’accesso alla rappresentazione serale sarà gratuito per i minori di 16 anni.